FAQ - Apoplessia Ipofisaria
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"immagine ovalare di ipocaptazione nella porzione centrale della ghiandola ipofisaria" : cosa significa?


da RMN all'encefalo
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innanzi tutto ti trovi nel cervello, nella zone dell'encefalo. l'organo interessato è l'ipofisi, da cui dipendono diverse funzioni dell'ogganismo, come il rilascio di ormoni e i meccanismi di feedback (riposte allo stress, paura, fame ecc..).
IPOCAPTAZIONE vuol dire che la tua ipofisi non iesce a decifrare i messaggi che provengono dal sisetam nervoso periferico, cioè sia dall'esterno che dai visceri.
in tal caso vuol dire che la zona in cui si evidenzia questa diminuzione di attività è una zona a forma ovale!  (+ info)

cos'è una lesione ipofisaria!!!!!?


mio padre stà facendo varie tac e risonanze per effettuare un impianto fisso di apparecchio acustico, ha già fatto 2 tac e 2 risonanza ne ha dovuta fare un altra xkè in quella senza contrasto forse hanno visto una lesione ipofisaria premetto che lui ha problemi che xo' stà curando alla tiroide...fatemi sapere grazie
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E' un po generica la tua domanda.
Una lesione può essere traumatica, tumorale, ecc...
Guardati l' anatomia e fisiologia di questa ghiandola, in questo modo riuscirai ha capire meglio di cosa stai parlando e potrai formulare una domanda più precisa.
Per esperienza, ti consiglio di non fasciarti troppo la testa.
Spero che il problema di tua madre, sia risolvibile con una semplice terapia.
Ciao e auguri.  (+ info)

Cisti ipofisaria?


secondo voi un livello di prolattina alta congiunto a febbre (37.5°) non dovuta a infezioni microbiche o virali (linfociti, monociti, neutrofili e basofili nella norma) potrebbe essere dovuta a cisti ipofisaria o a che altro.
è una domanda teorica non ditemi di andare dal dottore!!!

il paziente soffre di emicrania senz'aurea, è stata sottoposta a laparoscopia per asportazione di cisti ovarica, la febbre dura da circa 45gg, riferisce stanchezza generalizzata.
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potrebbe essere una cisti adenoipofisaria, visto l'elevato tasso di prolattina nel sangue e la febbre. ma potrebbe anche trattarsi di ipotiroidismo, di flogosi, di carcinoma bronchiale o, ancor peggio, di tumore alla tiroide.. se la paziente produce latte pur senza essere gravida e le si è interrotto il ciclo mestruale potremmo essere di fronte a un prolattinoma. io (teoricamente) farei esami più approfonditi indirizzandomi verso queste patologie.  (+ info)

L' apoplessia catatonica cerebroperiferica e curabile?


nn ho mai sentito parlare di questa cosa...sembra molto brutta, dal nome....anke se apoplessia catatonica...boh...mai sentito...
spero si possa curare...
ciauuuuuuuuuuuuuu  (+ info)

Risonanza magnetica alla testa..mi aiutate a capire la definizione?


ho fatto una risonanza magnetica alla testa perkè ultimamente ho dei giramenti di testa e mi da fastidio guardare la strada in movimento quando guido..in parole povere cos'ho??è grave???TURCICA HA CONTENUTO PREVALENTEMENTE LIQUORALE E LA GHIANDOLA IPOFISARIA è APPIATTITA SUL PAVIMENTO, CON ALTEZZA MASSIMA DI POCO INFERIORE A 2 MILLIMETRI;
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ciao!
ti premetto ke non sono un medico, ma sono solo molto interessata alla materia...quindi nn fidarti ciecamente di ciò ke ti dico!
la prima parte del referto potrebbe significare ke hai una fistola liquorale, cioè un accumulo di liquido cefalo-rachidiano(quello ke di norma è situato intorno al cervello e alla spina dorsale) nella cosiddetta sella turcica, la parte del cranio dove si trova l'ipofisi.l'accumulo di solito si verifica in seguito a lesioni o traumi alla testa.l'ipofisi(la ghiandola ke secerne gli ormoni) potrebbe risentire di questo accumulo di liquido e provocare i tuoi disturbi.
ti ripeto ke, non essendo un'esperta, potrei sbagliarmi clamorosamente...ti consiglio vivamente di rivolgerti al tuo medico ke saprà illustrarti in maniera kiara la situazione.  (+ info)

Ossitocina durante gravidanza?


é vero che se una donna al quinto mese di gravidanza dovesse avere un'anomala attività ipofisaria, con conseguente rilascio di ossitocina, andrebbe certamente incontro a un travaglio prematuro??Aiuto, mi serve per il compito di domani!!
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Si è vero, l'ossitocina viene prodotta al momento del parto per provocare le contrazioni della muscolatura dell'utero per l'espulsione del bambino. Durante il parto viene prodotta anche la relaxina che serve a dilatare cervice e vagina per il passaggio del bambino.
Se ovviamente la produzione dell'ormone avviene in un momento qualsiasi della gravidanza o si perde il conceptus o si va incontro a parto prematuro...  (+ info)

cos'è???????????????????


cos'è l'apoplessia??? cioè un apoplettico... cos'ha??
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È detto ictus, dal latino colpo, l'infarto cerebrale.

I termini aulici utilizzati per definire questa patologia rispecchiano la storia della medicina, attraverso le lingue che hanno dominato le scienze nel corso dei secoli, poiché si passa dal greco apoplessi, al latino ictus, all'inglese stroke, che significano tutti allo stesso modo "colpo".

Un termine italiano, superiore a questi e più preciso di "infarto", è "accidente cerebrovascolare", che rientra nell'ambito delle sindromi vascolari acute, tra cui annoveriamo anche l'attacco ischemico transitorio (Transient ischemic attack o TIA) e l'emorragia cerebrale.

Secondo la definizione dell’OMS l’ictus è l'improvvisa comparsa di segni e/o sintomi riferibili a deficit focale e/o globale (coma) delle funzioni cerebrali, di durata superiore alle 24 ore o ad esito infausto, non attribuibile ad altra causa apparente se non a vasculopatia cerebrale. L'ictus è una emergenza medica (“attacco cerebrale”) e deve essere prontamente diagnosticato e trattato in un ospedale per l’elevato rischio di disabilità e di morte che esso comporta. La definizione di ictus comprende, sulla base dei dati morfologici, l'ictus ischemico, più frequente, l'ictus emorragico, nel 15% dei casi, e alcuni casi di emorragia subaracnoidea (ESA). L'errore nel diagnosticare l'ictus non supera il 5% dei casi, ed è raro anche se il medico non è uno specialista neurologo.

* Ictus ischemico

È una condizione caratterizzata dall’ occlusione di un vaso (ischemia) a causa di una trombosi o di un’embolia o, meno frequentemente, da un’improvvisa e grave riduzione della pressione di perfusione del circolo ematico.

* Ictus emorragico (emorragia intracerebrale primaria)

È una condizione determinata dalla presenza di un’emorragia intracerebrale non traumatica.

* Ictus ischemico con infarcimento emorragico o infarto rosso

Talvolta l’ictus ischemico può presentare emorragie nel proprio ambito, dovute alla lesione dei vasi secondaria all’ischemia.

* Attacco ischemico transitorio (TIA)

Il TIA si differenzia dall’ictus per la durata, nel TIA inferiore alle 24 ore, di solito pochi minuti.

* Emorragia subaracnoidea (ESA)

È una condizione in cui si verifica la presenza di sangue nello spazio subaracnoideo.  (+ info)

Ecco il quiz medico del Dr. House! 10 punti a chi risponde per primo a tutte e tre le domande?


L'Impedenzometria e' un'indagine strumentale che si esegue:
a) Nella sclerosi multipla
b) Nei disturbi di conduzione elettrica del miocardio
c) Nella malattia da reflusso gastro-esofageo

La "sindrome della sella vuota" si riscontra:
a) Nei postumi di isterectomia per via transvaginale
b) In patologia della ghiandola ipofisaria
c) Nei disturbi motori che seguono allo svuotamento del cavo ascellare

A che cosa si riferisce l' acronimo HNPCC ?
a) A una patologia ereditaria
b) A una patologia renale
c) A una disfunzione del sistema immunitario

Sono domande per addetti ai lavori (studenti, specializzandi e giovani promesse della medicina). Confido nella partecipazione dei "Colleghi" Winnie, Dottorino (attento alle ravanate!), Gerardo.... Vorrei anche sentire il parere dei Soloni di Answers (cioe' quelli che sono stati giudicati Migliori Esperti in "Salute" "Malattie e disfunzioni"......
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Accidenti! Sono arrivata tardi.
Comunque...
c
b
a  (+ info)

Iperprolattinemia?


Tutto è cominciato con forti e frequenti mal di testa e con del siero che fuoriusciva dal seno. Mi hanno consigliato di fare le analisi del sangue per verificare i livelli della prolattina... 48 (valori normali tra 1 e 25). Sempre dietro consiglio ho fatto una TAC che ha evidenziato una cisti ipofisaria. Ho cominciato a seguire una cura a base di parlodel, che però dopo due mesi non ha dato i risultati sperati (79 di prolattina). Sono passata quindi al dostinex (1/2 compressa una volta ogni 3 giorni)... la situazione non è ancora sotto controllo, ma va migliorando (mooooolto lentamente). Cos'altro posso fare? Sono terrorizzata dall'eventualità che questo comprometta future gravidanze... può diventare cronica l'iperprolattinemia?
Grazie a tutti.
Silvietta
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Cos'è la prolattina?

La prolattina è un ormone prodotto dall’ipofisi, una ghiandola delle dimensioni di un pisello, situata alla base del cranio, in prossimità della radice del naso.

Il ruolo fisiologico principale della prolattina consiste nel preparare la mammella, durante la gravidanza, all’allattamento e nel favorire la produzione del latte dopo il parto.



L’iperprolattinemia

E’ una condizione caratterizzata dall’aumento, nel sangue, dei livelli di prolattina.

In condizioni fisiologiche le concentrazioni dell’ormone presentano notevoli variazioni periodiche.

E’ presente un ritmo circadiano: i livelli di prolattina sono, cioè, più elevati durante il sonno e si mantengono tali fino ad un ora dopo il risveglio; inoltre, la concentrazione dell’ormone varia in funzione delle differenti fasi del ciclo mestruale: generalmente si riscontra un aumento poco prima o immediatamente dopo l’ovulazione.

Le concentrazioni plasmatiche di prolattina variano, inoltre, durante la gravidanza e l’allattamento: durante i nove mesi di gestazione aumentano considerevolmente e tornano alla normalità dopo 3-6 settimane dal parto se la donna non allatta al seno, o rimangono elevati durante il periodo di allattamento.

Non sempre, però, l’aumento di prolattina è legato a condizioni fisiologiche.

La quantità presente nel sangue può aumentare per cause diverse, ad esempio l’assunzione di particolari farmaci e per stati di stress anche banali, come un semplice prelievo di sangue.

Quando si ha il sospetto che i livelli non siano quelli giusti, è indicato un prelievo di sangue per la determinazione plasmatica della prolattina.

E’ necessario che i livelli di prolattina siano misurati su almeno due campioni di sangue prelevati in condizioni di riposo e relativa tranquillità.

Per evitare lo stress della puntura è preferibile che il paziente sia sdraiato, e, magari, che la vena sia incannulata almeno mezz’ora prima del prelievo.

Per valutare correttamente i risultati dell’esame è, inoltre, indispensabile conoscere i farmaci eventualmente assunti dal paziente ed essere certi, se si tratta di una donna, che non sia in corso una gravidanza.

La presenza di livelli plasmatici persistentemente elevati di prolattina (valori normali 2-12 mg/L nel maschio; 4-20 mg/L nella femmina) definisce una condizione clinica di iperprolattinemia patologica, spesso caratterizzata dalla comparsa di oligomenorrea o nella donna, impotenza e sterilità nell’uomo.



Quali sono i sintomi?

Nelle donne in età fertile si manifestano frequentemente alterazioni del ciclo mestruale.

In presenza di livelli di prolattina molto elevati può verificarsi la completa scomparsa delle mestruazioni (amenorrea), e una condizione di infertilità legata alla mancata ovulazione.

Nell’iperprolattinemia lieve o moderata le mestruazioni diventano irregolari con ritardi, più frequentemente, o anticipi del ciclo.

Frequentemente è anche presente una condizione di galattorrea, di secrezione, cioè, di piccole quantità di latte o di liquido sieroso, alla spremitura del capezzolo.

Spesso si rileva un calo del desiderio sessuale.

Nell’uomo elevati livelli di prolattina inducono, di solito, una marcata riduzione del desiderio e della potenza sessuale. Può anche essere ridotta la produzione di spermatozoi e quindi, la fertilità.

Solo occasionalmente si può osservare, nell’uomo, un anomalo sviluppo delle ghiandole mammarie (ginecomastia) o galattorrea.

Sia nell’uomo che nella donna l’iperprolattinemia può provocare cefalea e, quando è causata da un grosso adenoma, possono essere presenti sintomi legati all’effetto massa, alla compressione, cioè, delle strutture circostanti, che si manifestano con alterazioni del campo visivo, disturbi neurologici ed ipopituitarismo (riduzione di altre funzioni della ghiandola ipofisaria).



E’ una malattia frequente?

L’iperprolattinemia patologica rappresenta il più comune disordine della regione ipotalamo-ipofisaria riscontrabile nella pratica clinica: è presente in circa 200 soggetti per milione; è molto frequente nella donna e relativamente rara negli uomini.

Nel 30% dei casi si tratta di iperprolattinemie idiopatiche, cioè di aumenti moderati della prolattina di cui non si riconosce una causa, mentre nella maggior parte dei casi alla base dell’aumento dell’ormone vi è una proliferazione delle cellule lattotrope dell’adenoipofisi producenti prolattina che viene spesso a configurarsi con la presenza di un adenoma ipofisario prolattino-secernente o prolattinoma.



Quali sono le cause?

Di fronte al rilievo di amenorrea o di oligomenorrea, occorre pensare al reperto di iperprolattinemia e considerare dapprima eventuali cause farmacologiche.

Escluse queste bisogna ricercare la presenza di un prolattinoma o considerare una forma funzionale o idiopatica, una forma, cioè, sostenuta da un’alterazione della regione ipotalamo-ipofisaria, senza evidenza di formazioni adenomatose.



Il prolattinoma è, quindi, la forma più frequente della patologia e riconosce un rapporto patogenetico con una lesione ipotalamica.

I prolattinomi rappresentano il 50-60% degli adenomi ipofisari.

Si distinguono in microprolattinomi, con diametro inferiore ai 10 millimetri, e macroprolattinomi, se di diametro maggiore. Il microprolattinoma è di gran lunga più frequente nella donna, mentre il macroprolattinoma è ugualmente rappresentato nei due sessi.

E’ stata riscontrata una correlazione positiva tra dimensione del tumore e i livelli plasmatici di prolattina. Il rischio che un microprolattinoma cresca diventando macroprolattinoma è comunque piuttosto basso, 3-7%.

La maggior parte dei pazienti con prolattinoma e modesta iperprolattinemia (<200 mg/L), in assenza di trattamento, non presentano modificazioni dei livelli di prolattina per anni, mentre in circa un terzo di essi la prolattina diminuisce o si normalizza e solo in meno di un quinto si rileva un significativo aumento.

Eccezionale, ma possibile, la crescita dell’adenoma durante terapia con estrogeni.



La forma idiopatica presenta, solitamente, livelli di prolattina solo lievemente o moderatamente elevati. Il termine “idiopatico” sta a significare che la causa della patologia non è chiaramente determinabile con le indagini diagnostiche attualmente disponibili.



Altre condizioni che possono provocare iperprolattinemia sono l’ipotiroidismo e i tumori o altre lesioni dell’ipotalamo, l’area del cervello vicina all’ipofisi, che ne influenza le secrezioni ormonali.

Anche nella policistosi ovarica è frequentemente presente il reperto di iperprolattinemia.



Numerosi i farmaci che possono stimolare la secrezione di prolattina: i farmaci antinausea, antivomito e procinetici gastrointestinali, i neurolettici psicotici, gli oppiacei, gli estrogeni, a dosi elevate, e gli antiandrogeni.





Quali esami sono necessari per una corretta diagnosi?

Oltre alla misurazione dei livelli di prolattina nel sangue, è necessaria la valutazione della funzionalità ipofisaria globale e la determinazione dei livelli degli ormoni sessuali.

E’ inoltre necessario l’esame radiologico dell’area ipotalamo-ipofisaria.

Le indagini endocrinologiche e neuroradiologiche devono differenziare le forme funzionali, o idiopatiche, da quelle sostenute da un adenoma: è auspicabile, inoltre, cogliere le formazioni tumorali in fase di microadenoma intrasellare intraparenchimale, quando cioè sono molto piccole.

Alti livelli di prolattina (>100-200 ng/ml) sono indicativi di tumore; d’altro canto livelli di prolattinemia poco elevati non escludono diagnosi di tumore.

Nel passato, alcuni test dinamici neurofarmacologici, ormai anacronistici, potevano risolvere la problematica della differenziazione fra forma funzionale e adenoma.

All’esame radiologico, i microprolattinomi sono, in genere, lesioni ben delimitate, che originano nella parte laterale dell’ipofisi e si evidenziano come una sorta di rigonfiamento dell’emighiandola corrispondente. Determinano, inoltre, una convessità del profilo superiore dell’ipofisi e la lateralizzazione verso il lobo controlaterale del peduncolo ipofisario. Possono improntare il seno cavernoso o assottigliare e abbassare il pavimento sellare. Il 30-40% dei microprolattinomi infiltra i tessuti circostanti.



L’esame radiologico della regione sellare in proiezione laterale e anteroposteriore, ormai obsoleto, valutava la presenza di uno slaminamento (doppio contorno) del pavimento in proiezione laterale e di una sua eventuale asimmetria, tenendo conto che si poteva anche trattare di varianti anatomiche della sella turcica. Di frequente riscontro, nel bambino, il reperto di craniofaringioma con le caratteristiche calcificazioni.



Con la tomografia computerizzata della regione ipotalamo-ipofisaria o, preferibilmente, con la risonanza magnetica nucleare è possibile apprezzare la presenza di variazioni morfologiche o densitometriche intrasellari, espressione di un probabile adenoma; si può anche documentare una eventuale espansione intrasellare del tumore e la presenza di un reperto di sella vuota.



Come si cura?

La terapia è finalizzata a rimuovere il momento patogenetico.

Nel prolattinoma radiologicamente accertato è possibile l’approccio farmacologico o la terapia chirurgica.

L’approccio farmacologico è il solo possibile nelle iperprolattinemie funzionali.



Terapia farmacologica

Gli agonisti dopaminergici, farmaci che mimano l’azione della dopamina, un inibitore fisiologico della secrezione di prolattina da parte delle cellule ipofisarie, normalizzano i livelli dell’ormone indipendentemente dal meccanismo che origini l’iperprolattinemia.

Possono anche determinare la riduzione di volume del tumore (effetto shrinkage o di “raggrinzimento”).

L’effetto terapeutico scompare dopo sospensione del trattamento.

Il dosaggio varia a seconda dei casi; durante il trattamento possono presentarsi effetti collaterali quali nausea, cefalea, ipotensione, vertigini, congestione nasale, stipsi, senso di testa vuota, che tendono però a regredire col proseguire del trattamento e solo raramente ne impongono la sospensione.



Neurochirurgia

Prevede l’intervento di asportazione dell’adenoma per via trans-rino-sfenoidale: l’ipofisi si raggiunge, cioè, attraverso la cavità nasale e il pavimento della sella turcica.

La frequenza dei risultati positivi varia a seconda delle dimensioni del tumore e dei livelli di PRL di partenza.

In presenza di un macroadenoma l’intervento chirurgico è generalmente sconsigliato per la scarsa efficacia e la frequente insorgenza di deficit di altri ormoni ipofisari per cui viene tentato dapprima l’approccio con farmaci agonisti dopaminergici e solo successivamente, se è il caso, l’approccio chirurgico.

In presenza di un microadenoma l’intervento chirurgico è consigliabile se la terapia medica risulta inefficace.
La normalizzazione dei livelli di prolattina determina il completo recupero del flusso mestruale, la scomparsa della galattorrea e dell’ipogonadismo.  (+ info)

Risonanza magnetica alla testa..mi aiutate a capire la definizione?


ho fatto una risonanza magnetica alla testa perkè ultimamente ho dei giramenti di testa e mi da fastidio guardare la strada in movimento quando guido..in parole povere cos'ho??è grave???TURCICA HA CONTENUTO PREVALENTEMENTE LIQUORALE E LA GHIANDOLA IPOFISARIA è APPIATTITA SUL PAVIMENTO, CON ALTEZZA MASSIMA DI POCO INFERIORE A 2 MILLIMETRI;
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la ghiandola dell'ipofisi è quella che produce e regola gli ormoni.
Sella turcica è una marcata escavazione sita sulla faccia superiore dell’ osso sfenoide , in cui è contenuta l’ ipofisi
quindi...questa escavazione contiene del licquido e anche la ghiandola ipofisaria, la quale è appiattito sulla superficie dell'osso sfenoide e ha una altezza inferiore ai due millimetri...probabilmente potresti presentare questi sintomi che hai scritto proprio a causa di queto licquido contenuto nella sella turcica. Porta i referti al dottore così potrà vedere meglio e darti una risposta più sicura. Non penso sia nulla di grave...Ti faccio i miei migliori auguri...  (+ info)


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