FAQ - Displasia Della Cervice Uterina
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Scusate la mia ignoranza, ma qual'è la cervice?


voglio dire, durante una visita in che punto viene avvertita? Come si presenta in caso di gravidanza?
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La cervice uterina costituisce la parte inferiore dell'utero e sporge nella parte supero anteriore della vagina con una forma detta a muso di tinca. Ha forma cilindrica ed è costituita da un orifizio uterino interno ed un orifizio uterino esterno. è costituita da un epitelio monostratificato cilindrico a livello dell'endocervice e da un epitelio pluristratificato squamoso a livello dell'esocervice, da cui rispettivamente si possono sviluppare adenocarcinomi e squamocarcinomi. La linea di divisione dei due tipi di epitelio è la giunzione squamocolonnare.


http://www.puntosalute-rivoli.it/images/paptest.jpg  (+ info)

Stadiazione cancro della cervice?


Vorrei sapere , se possibile , il tempo che può intercorrere tra uno stadio e l'altro , ( secondo la stadiazione FIGO ) in un cancro della cervice uterina.
Ad esempio , per passare da un livello CIN 3 ad uno stadio FIGO 2 B quanto tempo può passare , intendo un tempo di massima.
Grazie a tutti
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Non è possibile valutare il tempo occorrente per un passaggio da un cin 3(caricnoma in situ di tipo 3) ad uno stadio figo 2 b....in media da un anno a 5(con 90%exitus)

La stadiazione FIGO (1995) pone la
microinvasione nello stadio IA, suddivisa
in IA1 (invasione stromale fino a 3
mm di profondità, estensione superficiale
fino a 7 mm) e IA2 (profondità
compresa fra 3 e 5 mm, estensione
superficiale fino a 7 mm).


Di rilevante interesse è la questione
relativa alla determinazione di quali
donne possano sviluppare un carcinoma
cervicale invasivo dopo un trattamento
per una lesione preneoplastica
(correlazione in oltre il 95% dei casi
con le displasie di alto grado).
I casi con interessamento o con non
esatta definizione istologica dei margini,
specie in pazienti oltre i 40 anni alla
prima diagnosi, necessitano di un follow-
up attento e prolungato nel tempo.
Infatti circa il 70% dei casi di microinvasione
avviene entro i 5 anni ed il 95%
entro i 10 anni; oltre il 50% dei casi,
comunque è rappresentato dallo stadio
IA.

Dai un'occhiata qui.. http://www.colposcopiaitaliana.it/colpo.pdf


Il carcinoma cervicale generalmente origina dalla zona di trasformazione con un tempo di progressione dalle lesioni
intracervicali a quelle invasive generalmente dellÕordine di molti anni. é stato ipotizzato che gli HPV oncogeni
agiscano a livello dellÕepitelio metaplastico della zona di trasformazione inducendo una lesione squamosa
intraepiteliale di basso grado (low-grade squamous intraepithelial lesion [SIL] o cervical intraepithelial neoplasia
[CIN]-1) che pu˜ successivamente evolvere in una lesione di alto grado (high-grade SIL o CIN II-III). Un ruolo
fondamentale in questo processo  svolto dai virus HPV oncogeni, il cui DNA viene integrato nel genoma cellulare
e porta a perdita di funzione di geni onco-soppressori, quali il gene p53 e il gene del retinoblastoma. Si
verifica pertanto la selezione di cloni cellulari dotati di capacitˆ invasiva, verosimilmente con lÕintervento di altri
fattori

Dai un occhiata anche a questo limk.... https://www.itt.toscana.it/pubblicazioni/raccomandazioni_cliniche/Capitolo_8_Carcinoma_cervicale.pdf  (+ info)

esiste una cura per la displasia midollare?


Ti riferisci alla displasia del midollo emopoietico detta "mielodisplasia" (MDS).
Questo termine si riferisce ad un gruppo di alterazioni midollari caratterizzate da un blocco maturativo delle linee cellulari che producono i globuli rossi, i granulociti e le piastrine: ne consegue un accumulo di cellule immature nel midollo e una carenza più o meno grave delle cellule mature in circolo, con anemia, carenza di globuli bianchi e di piastrine.
Si tratta di una patologia tipica dell'anziano, anche se esistono rare varianti giovanili, e sono quasi sempre forme irreversibili: non c'è purtroppo alcuna terapia specifica poichè le linee cellulari sono bloccate nella loro maturazione in modo definitivo, l'unico valido rimedio sono le emotrasfusioni, di sangue intero o di frazioni concentrate (ad es. globuli rossi).
Esiste una variante con possibilità di ripresa maturativa ed è la forma secondaria a trattamenti chemioterapici con farmaci detti "mielotossici", di solito antitumorali: dopo sospensione della terapia vi è una buona ripresa midollare, ma non sempre e spesso con molta lentezza (si chiama T-MDS, therapy related MDS).
La complicanza più grave è l'evoluzione in leucemia acuta, frequente e magari ad insorgenza dopo anni dalla diagnosi di mielodisplasia, e di difficile trattamento, caratterizzata dall'aumento prima nel midollo e successivamente in circolo di cellule altamente immature dette blasti.  (+ info)

quello che mi ha risposto sulla displasia all' anca ,se ne sa qualcsa?


La displasia dell'anca è uno sviluppo anomalo (tale il significato della parola greca displasia) dell'anca.

Indice [nascondi]
1 Anomalia di sviluppo dell'Anca
1.1 Diagnosi
1.1.1 Metodo di Graf
1.1.2 Tecnica dinamica di Harcke



Anomalia di sviluppo dell'Anca [modifica]
L'anomalia di sviluppo dell'anca (o DDH, Developmental Dysplasia of the Hip), consiste in un'alterazione della forma dell'articolazione dell'anca che si riscontra nei neonati.

La patologia è più conosciuta con la definizione di "lussazione congenita dell'anca" (LCA) o "displasia congenita dell'anca" (DCA). Tuttavia si preferisce oggi utilizzare la definizione del titolo, perché possono esservi compresi anche quei casi in cui non sia certo se si tratti di una forma acquisita o congenita a causa di un esame effettuato a diverse settimane dalla nascita.


Diagnosi [modifica]
La diagnosi veniva effettuata mediante un esame radiografico, oggi sostituito da un esame ecografico, che permette un rilevamento precoce e preciso fin dai primi giorni di vita, in modo da evitare attese inutili e ritardi dannosi ai fini prognostici e terapeutici. L'anca del lattante è costituita in gran parte da cartilagine jalina, che consente la trasmissione acustica in profondità. L'imaging a risonanza magnetica raggiunge una grande precisione, ma tale metodica appare poco praticabile per motivi di costi e di necessità di anestesia del lattante. L'innocuità dell'ecografia rende invece l'esame agevole per lo screening neonatale. Sarebbe opportuno eseguire la prima ecografia dell'anca tra la 4^ e l'8^ settimana di vita del neonato.


Metodo di Graf [modifica]
L'esame viene eseguito con sonde lineari e con frequenze che dipendono dall'età e dalla costituzione del bambino. Secondo il "metodo di Graf" si sviluppa attraverso quattro fasi principali (ricerca della sezione frontale standard, giudizio morfologico, giudizio quantitativo, stadiazione).

Durante l'esame si devono poter localizzare i punti fondamentali (margine cotiloideo, margine ileale inferiore nella profondità dell'acetabolo, labbro acetabolare fibroso e inserzione della capsula sul profilo laterale dell'ileo).

Il giudizio morfologico prende in considerazione: la conformazione scheletrica dell'acetabolo (buona, scarsa o insufficiente); la forma del margine cotiloideo (angolato, arrotondato o appiattito); lo spessore della cartilagine acetabolare (sottile, spessa o spostata). Sulla base di questi parametri l'anca può essere definita "normale", "displasica" o "decentrata".

Per il giudizio quantitativo (misura dell'anca) devono essere considerate tre linee e gli angoli che formano tra loro: la prima linea dal punto di inserzione della capsula fino al margine cotiloideo ("linea di base"), la seconda tangente al margine ileale inferiore e al margine cotiloideo ("linea acetabolare"), la terza tra il margine cotiloideo ed il centro degli echi del labbro acetabolare ("linea dell'asse cartilagineo"). L'angolo osseo "alfa" è quello compreso tra linea di base e linea acetabolare: i suoi valori rispecchiano la situazione dell'acetabolo osseo, cioè il grado di maturazione scheletrica dell'anca. L'angolo cartilagineo beta è compreso tra la linea di base e la linea dell'asse cartilagineo e dà un'idea quantitativa della situazione dell'acetabolo cartilagineo, che, nel processo displasico, presenta delle variazioni di spessore, per compensare l'eventuale difetto di maturazione scheletrica dell'anca.

I valori degli angoli alfa e beta vengono quindi inseriti nel cosiddetto "goniometro di Graf", che dà una valutazione della situazione ossea e cartilaginea dell'anca.
In base all'angolo alfa si possono definire quattro gruppi principali:

anche normali (stadio 1A, 1B), con angolo alfa maggiore di 60°;
anche displasiche (stadio 2A+,2A-,2B), con angolo alfa tra 50° e 60°;
anche critiche e "decentering hips" (stadio 2C, D), con angolo alfa tra 43° e 49°;
anche decentrate (stadio 3A, 3B), con angolo alfa minore di 43°.

Molto rare sono le anche di stadio 4 ("femore calvo"), in cui non è possibile effettuare una misurazione, poiché i punti di repere non sono più rilevabili per la marcata lussazione e deformazione del margine cotiloideo e del labbro acetabolare.

In base all'angolo beta, le anche si possono ancora suddividere in "centrate" e "decentrate". Il valore critico è quello di 77°(passaggio tra anca critica 2C e anca che sta per decentrare D).


Tecnica dinamica di Harcke [modifica]
Sono state proposte tecniche alternative al metodo di Graf, ritenuto più morfologico che funzionale: tra queste la più nota è la "tecnica dinamica di Harcke" (Hip Dynamic Sonography), che viene eseguita per lo più in casi patologici, già selezionati clinicamente o ecograficamente, in preparazione alla terapia, per lo studio dei rapporti tra testa femorale ed acetabolo e per dimostrare un'instabilità dell'anca. La tecnica di Graf viene tuttavia in genere preferita in quanto più semplice da eseguire e inoltre più costante nei risultati.

L'esame consiste in quattro sezioni ecografiche principali,

Sezione coronale neutra (simile alla sezione frontale standard di Graf);
Sezione coronale in flessione (prese nella parte intermedia e in quella posteriore dell'acetabolo;
Sezione trasversa in flessione;
Sezione trasversa neutra.
Estratto da "http://it.wikipedia.org/wiki/Displasia_dell%27anca"  (+ info)

aneurisma celebrale e displasia?


vorrei sapere se quando parliamo di una displasia dell arteria celebrale media che appare anche ectasica, ci troviamo davanti ad un aneurisma? inoltre tale situazione è soggetta oltre modo ad ictus?
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Quando parli di displasia di arteria cerebrale media (ACM) si intende displasia fibromuscolare. Questa è una malattia che colpisce i grossi vari arteriosi causando, in genere, una serie di restringimenti del vaso.

Questa situazione può favorire l'insorgere di trombi a livello dei restringimenti, dissecazioni (ossia uno strato della parete vasale si scolla dagli altri e nello spazio formato va ad accumularsi sangue), e aneurismi.
Trombi e dissecazioni possono determinare una riduzione dell'afflusso di sangue al cervello, causando un evento ischemico (se è acuto si parla di ictus ischemico), mentre l'aneurisma può rompersi (ictus emorragico).

Quindi, riassumendo, la displasia fibromuscolare è una situazione che aumenta il rischio di ictus (ischemico e emorragico). E' un fattore di rischio e non una causa necessaria. Non significa che ci ha la displasia avrà un ictus, ma che ha maggior probabilità rispetto ad un altro. Chiunque è predisposto a determinate malattie maggiormente rispetto ad altri.

Completando la risposta alla tua a domanda, ectasia non significa aneurisma. L'ectasia è un allargamento. Ad esempio tu puoi avere due punti in cui il vaso è ristretto per la fibrodisplasia e il tratto di arteria compreso tra questi 2 punto può essere slargato (ectasia).
L'aneurisma è invece un estroflessione della parete che presenta un collo e un corpo tondeggiante (un po come quando gonfi un palloncino).

Salutoni  (+ info)

informazioni biopsia cervice?


salve, qualcuna di voi ha mai fatto la biopsia della cervice?come si svolge l'esame?è doloroso?avete avuto perdite dopo?grazie a tutte un bacio
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sfondi una porta aperta.. ne ho fatte una decina. Nessuna perdita dopo e dolorosa lo è seconda innanzitutto di quanto tu sei tesa, di quante ne fai in una volta sola ecc.
La prima volta che l'ho fatta, nessun problema nè fastidio nè dolore. Anche xchè nn ero preparata e sul momento mi ha detto: posso farla? E così ero rilassatissima. La terza volta ho dovuto farne 6 insieme (xchè ero già stata operata una prima volta ma avevano scoperto che c'erano altre zone, che si era spostato.. insomma, 'na storia lunga). E non ti nego che un pochino di male me l'aveva fatto.
L'esame si svolge come un normale esame ginecologico, ti preleveranno una parte di tessuto con uno strumentino simile ad una pinzetta. Ma tranquilla, non sentirai praticamente nulla, se non il normale fastidio che si sente durante una visita simile.
Stai serena una volta fatto l'esame e attendi con pazienza gli esiti, nn ti stravolgere la vita pensando solo a cosa potrà essere o non essere. Un abbraccio grande e in bocca al lupo!  (+ info)

displasia di basso grado


ciao..
mio padre ha fatto una biopsia e una gastroscopia all intestino e da qst è risultato k ha la displasia di basso grado...ho capito k sono delle cellule impazzite k possono diventare tumore o psn tornare ad essere normali ma voglio saperne di piu..cioe quanti casi su un tot prendono qst malattia..s è rara o meno , s la maggior parte delle volte diventa tumore o meno...per favore datemi tantissime informazioni anke esperienze avute e se le avete avute dove siete andati a curarvi..rispondetemi adeguatamente...ve ne sarò grata...grazie...
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Ciao, trattandosi di un Cin1, le possibilità che degeneri sono ridotte, mentre è molto probabile che regredisca spontaneamente.
La displasia è abbastanza comune, è una crescita disordinata delle cellule, una sorta di adattameno ecllulare presente nelle affezioni croniche e non tutte rappesentano ncessariamente l'anticamera di un cancro, ci vogliono determinati fattori per trasformarle.
Mi sento di suggerire la terapia immunologica del dr. Cavallino di Genova, ex ricercato di istituto tumori.
http://www.smige.net/malattie_autoimmuni.html  (+ info)

il mio bambino ha la displasia alle anche al 50%?


sono due mesi che ha il triplo panno, è tutto scosciato poverino! non ne posso piu di vederlo cosi.. so che passera, ma forse dopo la visita del 13 dovranno mettergli l apparecchio se non è guarito.. uffffffi!!
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Mi dispiace però dai pensa che è per farlo stare meglio e per permettergli di correre e saltare appena crescerà............ forza  (+ info)

chiedose qualcuno ha un bimbo con displasia all'anca?


Se vuoi sapere qualcosa in particolare chiedi...ho visto vari pazienti con displasia dell'anca durante i miei tirocini...  (+ info)

Displasia, tumore benigno e tumore maligno ?


qual'è la differenza tra displasia e t. benigno? Come si succedono displasia t. benigno e t. maligno (nell'uomo) ? per favore siate chiari...grazie.
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Il termine "displasia" dovrebbe essere riferito solo ad un tessuto e non a singole cellule, "cellula displastica" é un termine erroneo e va sostituito con "cellula atipica".
Un tessuto displastico presenta alterazioni maturative e/o differenziative di tipo ancora non chiaramente tumorale, per esempio in un epitelio pavimentoso é alterata la normale stratificazione e maturazione cellulare e in un epitelio ghiandolare le ghiandole appaiono distorte, con secrezione ridotta o nulla, con atipie cellulari piú o meno marcate.
Bisogna ricordare che qualche alterazione definibile come "atipia" si puó riscontrare anche nell'ambito di processi infiammatori soprattutto cronici e rigenerativi, ad esempio sul bordo di un'ulcera gastrica, e infatti talora viene usato, erroneamente, il termine di "displasia rigenerativa".
La displasia si é divisa in passato in lieve, moderata (o media) e severa, ma oggi si preferisce quasi sempre utilizzare solo i termini di displasia a basso grado e ad alto grado. In genere il basso grado indica una lesione da tenere sotto controllo ma con scarsa possibilitá di evoluzione tumorale, pur con qualche differenza nei diversi organi e tessuti, mentre l'alto grado necessita di un attento controllo e talora di un'asportazione preventiva per evitare la probabile evoluzione maligna.
Anche nel PAP test, dove si vedono solo cellule e non tessuti, non si parla piú di PAP I, II o III ma di LSIL o di HSIL, cioé Low grade (o High grade) Squamous Intraepithelial Lesion.
Ovviamente nel basso grado la struttura tissutale é poco alterata, la maturazione ridotta ma non assente, le atipie modeste, mentre nell'alto grado le caratteristiche morfologiche sono opposte.

Un tumore benigno c'entra poco o nulla con la displasia: prendiamo ad esempio un adenoma mammario, quasi invariabilmente benigno e senza alterazioni displastiche, oppure un nevo cutaneo o tanti altri tipi di tumori benigni per esempio stromali (miomi, fibromi, schwannomi ecc.), e vediamo che tutti questi tumori non hanno quasi atipie e non si sviluppano attraverso uno stadio precedente di displasia. E' peró vero che in un tumore benigno la comparsa di atipie piú o meno gravi puó far sospettare l'evoluzione maligna.

Viceversa la displasia ad alto grado, a sua volta sviluppata da una displasia a basso grado, evolve spesso - non sempre, dipende dalle sedi - in tumore maligno, anche se é difficile valutare con certezza il momento di quel passaggio irreversibile che consente la diagnosi di malignitá: si sono infatti coniate varie espressioni tipo "borderline malignancy" per indicare una situazione limite ma ancora priva di infiltrazione e/o di invasione vascolare che sono caratteri di malignitá.
Il processo é progressivo e non fa salti, come tutto in natura, e puó essere rapido come durare tempi molto lunghi: assistiamo ad un incremento delle atipie cellulari, aumento del rapporto nucleo-citoplasmatico, comparsa di grossi nucleoli, cromatina addensata a grosse zolle, aumento delle mitosi che sono spesso atipiche, magari tri- o tetrapolari con cromatina addensata o dispersa, comparsa di cellule multinucleate con marcato polimorfismo ecc., fino alla picnosi nucleare e alla comparsa di necrosi quando il tessuto tumorale forma masse infiltranti.
Ma é importante tenere presente che la displasia non si trasforma in tumore benigno, che é qualcosa di solito di assai diverso anche se puó presentare qualche atipia, ma se evolve passa dal basso all'alto grado e poi direttamente in tumore maligno: non é quindi corretto parlare di successione displasia-tumore benigno-tumore maligno.

Ti saluto.  (+ info)

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