FAQ - Malattia Dei Motoneuroni
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Se con la malattia inps compilo un domicilio fuori citta dove risiedo non incorro in nessun problema?


Visto che mia madre si e' presa l'influenza nella casa al mare volevo appunto sapere se restando la non aveva problemi con la malattia(ovviamente compilando la residenza del malato proprio dov'e' ora)
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Nessun problema, come hai detto tu è indispensabile indicare la residenza in cui è reperibile l'ammalato, questo per eventuali visite di controllo fiscale da parte dell'INPS, su sua iniziativa o su richiesta del datore di lavoro. Chiaramente se si tratta di una provincia diversa verrà il medico fiscale dell'INPS competente per territorio. Auguri per la mamma...  (+ info)

Si può uscire da una malattia terribile come il cancro senza avere fede in dio?


sto guardando pomeriggio 5 dove ci sono 2 persone che hanno combattuto il cancro, e un'altra con la droga e l'alcol.
tutti parlano che la fede in dio li ha salvati...Secondo voi senza la fede si riesce ad uscire la malattia?è solo più difficile o senza la fede è finita?
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dio non fa nulla se esiste e se ci ha fatti e la sopra che ci guarda soffrire deve essere la speranza che hai dentro di te e in te stessa che ti permette di combattere nn dio di sicuro  (+ info)

è possibile la trasmissione di una malattia attraverso la pelle?


ciao a tutti volevo sapere se è possibile che il sangue (infetto da una qualsiasi malattia) a contatto cn la pelle provochi il contagio. soprattutto nel caso dell HIV
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la pelle è prima di tutto una barriera fisica del nostro sistema immunitario, quindi sono poche le sostanze che riescono a passare. il discorso cambia se la nostra barriera è danneggiata in maniera più o meno seria (dipende dalla profondità del danno che non deve necessariamente raggiungere i vasi sanguigni)  (+ info)

regole x certificati di malattia fino a 3 giorni e reperibilita ?


il mio medico mi ha detto che x 3 giorni non mi fa piu il certificato dato che sono a carico della ditta e poi sono cambiate le regole della reperibilità in malattia . qualcuno mi può indicare le regole x i lavoratori del privato riguardo alla malattia ? c'è uno scritto da qualche parte in internet ?? 10 punti al migliore
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Ciao! Allora, vedo che il tuo medico è un pò menefreghista e soprattutto non conosce le regole (sicuramente non le vuole conoscere xkè gli fà comodo).
Dunque è vero che i primi tre giorni sono a carico ditta in fatto di retribuzione perchè l'inps entra in concorso dal quarto, ma se lui non ti fà il certificato, tu come fai a giustificare l'assenza al lavoro? L'unico modo è prendere le ferie, ma non farlo mai... quando stai male vai dal medico che ti fà il bel fogliettino rosso in 2 copie e tu fai come hai sempre fatto finora e ne consegni una all'inps (anche se sono 3 giorni) e l'altra al datore di lavoro.
Se tu non consegni il foglio (ovviamente stando a ciò che ti dice il medico...) come fà l'inps o di sua volontà o per volontà del datore di lavoro ad effettuare il controllo?
Non scherziamo il foglio te lo deve e ribadisco deve fare anche solo per un giorno nel caso si presenti una condizione di indisposizione fisica x recarsi al lavoro.
Le regole nel privato non sono cambiate è tutto come prima controlli dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19 compresi i festivi.
e' cambiato per il pubblico impiego con Brunetta che ha dichiarato guerra ai fannulloni. Per loro la reperibilità va dalle 8 alle 13 e dalle 14 alle 20 di tutti i giorni compresi i festivi.
Loro rispetto ai privati hanno anche una decurtazione drastica dello stipendio, per i primi 10 giorni percepiscono solo lo stipendio base senza alcun onere accessorio che compone la retribuzione.
Ti allego 2 pagine molto utili in + se vuoi visita il link che ti scrivo c'è scritto di tutto su tutto inps.
Ciao spero di averti aiutato!


L'INDENNITÀ DI MALATTIA
Questa scheda contiene informazioni utili sull'indennità di malattia.
Maggiori dettagli e approfondimenti sono disponibili in TuttoInps
CHE COS'È
E' la somma che viene pagata, in sostituzione della retribuzione, ai lavoratori che si ammalano. Spetta per un periodo
massimo di 180 giorni. I primi tre giorni sono a carico del datore di lavoro, mentre dal quarto giorno di assenza è l'Inps a
provvedere al pagamento.
A CHI SPETTA
Agli operai dell'industria, dell'artigianato e dell'agricoltura, agli operai e agli impiegati del terziario, ai salariati del credito,
delle assicurazioni e dei servizi tributari appaltati, ai soci di cooperative che prestino attività lavorativa, ai giovani assunti
con contratto di formazione e ai lavoratori parasubordinati e agli apprendisti.
COME SI OTTIENE
Il lavoratore deve trasmettere agli uffici Inps piu' vicini il certificato redatto dal medico di famiglia ed inviare la seconda
parte (l'attestato senza diagnosi) al datore di lavoro. Il certificato va inviato sia all'Inps sia al datore di lavoro entro 2
giorni dalla data di compilazione. Nel caso di ritardata trasmissione l'indennità viene decurtata per tanti giorni quanti
sono quelli del ritardo.
I CONTROLLI
Eventuali controlli possono essere effettuati dai medici iscritti alle liste dell'Inps o dai medici delle Asl dalle ore 10 alle
ore 12 e dalle ore 17 alle ore 19 di ogni giorno, compresi i giorni festivi e le domeniche.
In caso di assenza ingiustificata, è prevista la perdita dell'indennità per un periodo di volta in volta valutato. L'assenza
può essere giustificata solo dalla necessità di effettuare accertamenti sanitari, visite mediche urgenti o per cause di
forza maggiore.
QUANTO SPETTA
L'importo dell'indennità, che sia pagata dall'Inps o direttamente dal datore di lavoro, è pari al 50% della retribuzione
media globale giornaliera (per i primi 20 giorni), mentre per i giorni successivi è pari al 66,66%.
In genere la retribuzione è garantita per intero dai contratti di lavoro, che impegnano i datori di lavoro a pagare la
differenza.
LA DOMANDA
Il certificato di malattia rilasciato dal medico curante in duplice copia è di per sé la domanda di indennità di malattia. La
copia che riporta sia la diagnosi sia la prognosi deve essere presentata o spedita tramite raccomandata con avviso di
Titolo: Malattia
Documento generato il 04/11/2008 - Ora. 19.10
www.inps.it: Informazioni > Le prestazioni a sostegno del reddito > Malattia
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ricevimento - entro due giorni dal rilascio del certificato - direttamente agli uffici Inps piu' vicini al luogo di abitazione,
mentre la copia dove è indicata solo la prognosi deve essere consegnata al datore di lavoro.
L'Inps sta predisponendo una procedura per la trasmissione telematica dei certificati medici: tale procedura, una volta
operativa, consentirà al medico curante di inviare direttamente il certificato all'Istituto evitando la mediazione del
lavoratore.
IL PAGAMENTO
Il pagamento può essere effettuato dall'Inps a conguaglio (tramite il datore di lavoro) se si tratta di lavoratore dipendente
oppure direttamente al lavoratore con assegno circolare, con bonifico bancario o postale oppure allo sportello di un
qualsiasi ufficio postale del territorio nazionale, se si tratta di lavoratore parasubordinato.
Nel caso si richieda il pagamento  (+ info)

Il tumore al seno è una malattia che si può trasmettere geneticamente?


Vedete... mia zia (dalla parte di mia mamma), è morta meno di dieci anni fa di tumore al seno a causa di una metastasi alle ossa. Proprio due giorni fa un' altra zia(sempre la sorella di mia mamma), è stata operata per un tumore al seno preso in tempo fortunatamente... Mi è stato detto che tra qualche anno dovrò iniziare a fare degli esami perché potrebbe capitare anche a me... vorrei chiedere come prima cosa se, appunto è una malattia che si può trasmettere geneticamente... e come seconda cosa a che età devo incominciare a farmi gli esami (ora ho 13 anni)...
grazie a tutti in anticipo e buona serata
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Anche io ho 13 anni emia madre ha avuto un tumore al seno maligno infatti si è salvata grz alle sue preocc xk i medici dissero ke nn aveva nnt fortunatamente ora è guarita del tutto, cmq da quello ke ho imparato sull'argomento nn è affatto una malattia genetica quello sarà stato un caso xk in genere si prende cn radiazioni e cose simili, cmq i controlli fanno sempre bene anke se ora è troppo presto....ciau kiss kiss.  (+ info)

Si può prendere molto peso per una malattia infettiva o per aver fatto uso di droghe?


Un mio amico è tornato da un soggiorno di studio di 6 mesi in Brasile con oltre 15 kg in più rispetto a quando era partito e sembra molto gonfio come se fosse malato...
Lui dice che è frutto di una dieta sbagliata e di aver bevuto troppo alcol ma secondo me ha contratto qualche malattia o ha assunto sostanze illecite...
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Non saprei.. ti accendo una stellia  (+ info)

La malattia in concidenza con il giorno libero comporta la perdita dello stesso?


Un lunedì ho cominciato ad avere qualche problema di salute (probabile ascesso perineale) io ho fatto il modo di aspettare i miei due giorni liberi settimanali (mercoledì e giovedì) per valutare meglio e fare una visita medica, purtroppo le mie paure sono state confermate e mi è stato rilasciato un certificato medico di sette giorni con inizio in corrispondenza dei miei giorni liberi. Fortunatamente il mio problema si è risolto nel giro di una settimana senza dover ricorrere ad intervento chirurgico come mi è già successo in passato. Mi chiedo se ho perso il diritto a quei giorni liberi, come sostengono al lavoro, o se, subentrato lo stato di malattia questi rimangono da recuperare. Grazie tante per qualsiasi aiuto.
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credo dipenda dal regolamento interno del tuo posto di lavoro. in teoria, che io sappia, i giorni liberi rimangono da recuperare dopo la malattina dato che il certificato medico attesta che hai avuto un malore durante quel periodo, quindi quei giorni da liberi si trasformano in malattina.
E' anche vero però che ho sentito persone che avevano un periodo di malattina che copriva anche i loro giorni di licenza (giorni liberi), e questi rimanevano invariati e quindi li perdevano, ma comunque dovresti provare a telefonare alla direzione dove devi consegnare il certificato medico per farti togliere i due giorni liberi e metterti in malattina (questo se ad esempio tu hai in un anno 100 giorni di licenza e scegli tu quando farli). Se invece il giorno libero ti viene assegnato automaticamente e ne hai diritto ogni settimana l'hai perso se rientra nei giorni di malattia.  (+ info)

L'ansia dovuta a ipocondria può simulare sintomi di una malattia?


Un tipo ansioso e fortemente ipocondriaco può farsi condizionare talmente tanto da simulare incosciamente i sintomi di una malattia in cui si è fissato anche se questa malattia non cè, facendolo cadere in un vortice ansioso sempre più forte e di conseguenza aumentare i sintomi e gli stati ansiosi?
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Hai appena descritto un bel disturbo di conversione, che si manifesta in isteria, ipocondria e altre vecchie definizioni di una radice comune: la somatizzazione (ovvero la rispondanza fisica ecletante) di malessere psichico. L'ansia da sola non è sufficiente, occorrono più sintomi. Pensa che persino alcune dermatiti hanno questa radice, e la psoriasi ne è l'esempio migliore. Inoltre, una buona base per differenziare la diagnosi è la ricerca spasmodica dell'ammalato di un medico che faccia al caso suo: colleziona visite e indagini diagnostiche di ogni tipo,accusando ogni malessere. Perchè? per placare l'ansia! Leggi il DSM IV (manuale di diagnosi psichiatriche), che toglie molti dubbi e sfata molti miti.  (+ info)

Dove posso prendere il certificato di malattia di domenica?


Pensavo che mi bastassero due giorni di malattia, di cui uno e' lavorativo (venerdì) ed uno e' di riposo (sabato). Quindi ho chiesto il certificato per l'azienda e non per l'INPS per un giorno di assenza. Invece la malattia si e' prolungata da venerdì fino a domenica che per me e' lavorativa.
Credo che non posso piu' farne uno per tre giorni, ma devo fare uno per venerdi' (che ho chiesto prima) e uno per domenica.
Insomma, cosa devo fare? Chi mi rilascia il certificato di domenica?
Grazie!
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la guardia medica del tuo territorio, se non viene a casa tua puoi andarci anche tu e ti farà un certificato coprendo la domenica  (+ info)

Diabete: quale quantità di zuccheri scatena la malattia?


Diabete: quale quantità di zuccheri scatena la malattia?
Come sapere (senza fare esami del sangue ogni 3 minuti) se gli zuccheri che si mangiano con i dolci e bibite possono fare un giorno scattare la malattia diabetica.C'è una quanità minima e massima da mangiare come per il sale?
In caso di riduzione forte degli zuccheri nella propria dieta con cosa sostituire le "richieste di zuccheri" che il corpo continua a fare?
Viene sempre voglia di zucchero.Come ingannare tale richiesta con qualche metodo piacevole da utilizzarsi a casa?
Ho dimenticato di dire che so che non è lo zucchero che fà venire il diabete.
Ma lo zucchero non aiuta chi magari è predisposto senza saperlo.
Devo ridurre zuccheri perchè sono goloso e non so dire di no a cioccolato e altri dolci.Spesso se non li ho in casa sento necessità (un pò come i fumatori vogliono la sigaretta)
Sono sovrappeso del 10% e sedentarissimo.
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dal momento che il diabete è correggibile somministrando l’insulina, la comparsa della malattia deve essere attribuita ad una alterazione della formazione o della funzionalità di essa. Le statistiche ci dimostrano che il diabete ha molto spesso un carattere ereditario. Un’ereditarietà diretta, cioè di padre in figlio, è riscontrabile circa in un quarto dei casi: come dire che, su 100 diabetici, 25 o più sono figli di genitori diabetici. Un carattere spiccatamente ereditario ha, in particolare, il diabete giovanile, cioè quello che insorge nel secondo o nel terzo decennio della vita: in casi di diabete giovanile si riscontra la presenza della stessa malattia negli avi o nei parenti prossimi con una percentuale del 35-40%. Dopo il fattore ereditario quello che forse ha più importanza nell’insorgenza del diabete è rappresentato dagli abusi alimentari. E’ sicuramente un concetto troppo semplicistico, e un pregiudizio ancora diffuso, che chi consuma troppi zuccheri rischi di ammalarsi di diabete

D’altro conto è fuor di dubbio che l’uso smodato di carboidrati predispone più facilmente alla malattia. Noi mangiamo, in generale più di quello che è necessario ai nostri bisogni organici: mangiamo troppo e spesso mangiamo male, soprattutto perché abusiamo di dolciumi e di farinacei. Gli abusi alimentari sono sempre nocivi; ed è una fortuna, in un certo senso, quando le conseguenze dannose sono immediate (es. indigestione), perché esse costituiscono un freno per gli errori successivi; in caso contrario, tali errori si sommano e producono a lungo andare alterazioni generali dell’assimilazione e dell’utilizzazione dei cibi. Gli organi a cui è affidato il compito della digestione, dell’assimilazione degli alimenti, quando sono sottoposti a un lavoro considerevole o comunque superiore alla loro resistenza, finiscono inevitabilmente con lo stancarsi e con l’esaurirsi: ne consegue che, in un soggetto in cui la funzione endocrina del pancreas è già debole o ai limiti della sufficienza, si esaurisce la capacità di utilizzare i carboidrati e quindi compare il diabete. Non bisogna credere, però, che soltanto l’abuso di farinacei e di dolciumi possa favorire l’insorgenza del diabete: influisce in modo quasi altrettanto dannoso, l’abuso di altri gruppi di sostanze alimentari.

Per pippo:dire che le informazioni che ho dato sono sbagliate dimostra la tua scarsa conoscenza. Credo che tu non sia un vero laureando in medicina, o comunque credo che tu debba fare ancora tanta strada per esserlo.
Certo è che se i futuri dottori sono così come te, allora stiamo messi proprio male. Rileggi bene la mia risposta, e ripassa l'argomento diabete. Ne so più io che faccio infermieristica, che te che fai medicina.  (+ info)

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