FAQ - Retinoblastoma
(Powered by Yahoo! Answers)

Retinoblastoma????????


Ragazzi, guardando una foto vecchia di un mio amico(qualche mese fà) ho notato una luce un pò strana in un occhio.. ho sentito parlare di retinoblastoma.. ma è possibile in un adulto???
e nelle altre sue foto nn è comparso nulla.. possibile che PER UNA SOLA FOTO.. si possa trattare di retinoblastoma'?? attendo dei pareri.. nn vorrei farlo preoccupare inutilmente....
----------

Assolutamente no, dubito che sia retinoblastoma.
tendenzialmente quella è una patologia congenita, e sopratutto se ce l'avesse se ne sarebbe accorto da molto tempo.
probabilmente il riflesso bianco che hai visto è dovuto a un particolare effetto ottico indotto dalla accomodazione durante lo scatto della foto.  (+ info)

Retinoblastoma: segni e sintomi?


Gli oggetti possono risultare distorti o ingranditi? Si può perdere il senso della profondità?
e quanto è alta la probabilità che si tratti di retinoblastoma se un paziente appena operato di emangioblastoma midollare C6-D1 dice di vedere le cose come se fossero più grandi o più lontane?
----------

Il retinoblastoma è un tumore che di solito si sviluppa in tenera età. Un segno comune è la leucocoria o riflesso pupillare biancastro. Infatti nei bambini affetti, le fotografie con il flash vengono con i riflessi rossi pupillari disuguali e uno potrebbe essere pallido. Altri segni sono pressione endoculare alta (non sempre) e presenza di metamorfopsie (immagini distorte). Il senso di profondità si perde se la visione binoculare ne è compromessa. Il tumore di solito è monoculare quindi basta confrontare le immagini viste monocularmente per capire se i sintomi visivi sono legati a un solo occhio. Una semplice retinografia con mezzo di contrasto (esame comune) è sufficiente per la diagnosi.
Tieni presente che un intervento midollare può incidere radicalmente sulla postura, quindi il sistema vestibolare e la percezione dello spazio necessitano di una ricalibrazione.  (+ info)

Domanda per medici o persone operanti nel settore della medicina?


Devo pubblicare su un giornale questi articolo che ho scritto, mi sapreste dire cosa ne pensate, grazie a tutti!!

Osservando come si presentavano i retinoblastomi, si capì la natura genetica dei tumori e si formulò la teoria della "doppia mutazione". Il retinoblastoma è un tumore dell'occhio molto raro con un incidenza di 1 caso ogni 15.000, per di più presenta una incidenza maggiore negli individui in età avanzata ed è quasi sempre monolaterale; nonostante ciò si osservavano alcune famiglie in cui questa malattia si presentava con una incidenza nettamente maggiore e in questo caso il tumore era spesso bilaterale e colpiva in egual misura tutte le fasce d'eta.
Tutto ciò è stato sufficiente per ipotizzare che chi si trova in una famiglia in cui l'incidenza è più alta evidentemente eredità un qualche gene mutato che induce non tanto il tumore ma la predisposizione a svilupparlo, questo perchè alla nascita questi individui hanno due copie del gene una funzionante e una non funzionante ereditata, in questa situazione basta un evento mutante sporadico che colpisce l'unica copia funzionante che la cellula diventa tumorale. In un individuo con entrambe le copie del gene funzionanti è estremamente raro che in una stessa cellula si verifichino due eventi mutanti proprio su due copie di uno stesso gene, per questo è più facile che ciò si verifichi in età avanzata (perchè c'è molto più tempo e perchè i sistemi di riparazione funzionano peggio) ed estremamente raro che ciò si verifichi in entrambi gli occhi.
Adesso sappiamo che il protoncogene Rb codifica per la pRb un regolatore della trascrizione che è capace anche di regolare il ciclo cellulare nel passaggio dalla fase G1 alla fase S, quando entrambe le copie sono mutate non viene prodotta più una pRb funzionante e il ciclo passa in maniera deregolata sempre alla fase S provocando una neoplasia.
Cosa mi aspetto che faccia un chemioterapico veramente efficiente e che non danneggi le cellule sane? Sicuramente che ripristini la regolazione del ciclo cellulare delle cellule tumorali, si può pensare di ripristinare una copia del gene sano ad esempio, si chiama terapia genica e siamo ancora molto indietro in questo campo, si tratterebbe di introdurre del materiale genetico da noi corretto solo nelle cellule tumorali e farlo includere nel nucleo dove può essere espresso e produrre così la proteina sana.
Oppure si può pensare di progettare una molecola che in qualche modo elimini la disfunzione legandosi soltanto alla proteina mutata sperando che questo basti se non per far morire la cellula quanto meno a bloccarne la sua proliferazione. Ma per fare ciò dovremmo sapere esattamente come funziona questa proteina e con quali altri complessi interagisce. Altra prospettiva può essere quella di indurre l'apoptosi o la necrosi attraverso un chemioterapico sfruttando una qualche differenza a livello di recettori di membrana nelle sole cellule tumorali, le controindicazioni di una simile chemioterapia sarebbero pressoché nulle, dato che in questo modo il chemioterapico entrerebbe soltanto nelle cellule tumorali mentre quelle sane non subirebbero alcun danno.
Non sono prospettive fantascientifiche ma soluzioni concrete a cui molti ricercatori stanno lavorando e con i passi da gigante compiuti negli ultimi 10 anni dalla biologia molecolare i primi risultati si cominciano a vedere. Nel 2001 finalmente è stato messo in commercio il primo chemioterapico di nuova generazione chiamati a target o biologici, si chiama Glivec o imatinib, la sua scoperta fece gridare al miracolo dato che prima d'allora tumori come le leucemie mieloidi croniche che presentavano una pessima risposta alle terapie tradizionali dopo trattamento col Glivec si otteneva una guarigione definitiva nel 96% dei casi, mentre gli effetti indesiderati si limitavano a una lieve sensazione di nausea e lieve tossicità epatica, come gran parte dei farmaci assunti per via orale del resto. Ovviamente neanche a dirlo la Novartis cercò in tutti i modi di fare quanti più utili possibili brevettando in tutto il mondo la sua molecola cosa che ha causato lunghissime battaglie legali ad esempio in India dove lo stato si rifiuta tutt'ora di pagare i diritti per un farmaco salva vita.
Perchè funziona così bene e perchè ahimè non funziona con altri tumori? Semplicemente perchè la molecola imatinib inibisce la funzione biologica (fosforilazione di una tirosina) solo e soltanto della proteina mutata legata a quel particolare tumore, in questo modo le cellule tumorali smettono di comportarsi come tali e riassumono le normali caratteristiche fisiologiche. Ai tempi questi risultati si ottennero quasi per caso mentre una successiva ricerca svelò i meccanismi d'azione, ma adesso si conoscono la stragrande maggioranza dei meccanismi biologici che causano tumori e la ricerca in questo campo è così evoluta che ormai è solo una questione di tempo forse ci vorranno altri cinquanta o cento anni ma non c'è più nessun ostacolo affinchè si elaborino le strategie più efficaci e mirate per la realizzazione di farmaci capaci di curare in futuro una malattia oggi tanto temuta come fosse una qualunque banale influenza.

Ishak
----------

si è un bell'articolo rende bene l'idea..hai dato un punto di vista a 360gradi del retinoblastoma..secondo me è anche facile da comprendere per tutti..complimenti!!  (+ info)

ciao a tutti!ho 19 anni e vorrei delle informazioni sull'anestesia totale:i "pericoli" e le conseguenze.grazie


All'età di 3 anni (oggi ne ho 19) ho avuto un retinoblastoma ed è stata necessaria l'enucleazione dell'occhio destro. Ora porto una protesi mobile ma tra due settimane sarò sottoposta ad un intervento per applicare una protesi fissa in modo da garantire un maggiore movimento della palpebra e dell'occhio stesso. E' da molti anni che aspetto questo momento, tuttavia sono un po' preoccupata per gli effetti che può avere l'anestesia totale e soprattutto sul dolore che potrò provare dopo l'operazione (i medici dovranno "lavorare" in una zona a mio parere molto delicata).
Vorrei ringraziare in anticipo chiunque possa darmi alcune informazioni per risolvere questi miei dubbi.
----------

Ciao...io ho un glaucoma ad un occhio praticamente è l'ipertensione oculare...ho fatto un paio di operazioni all'occhio e ancora non ho concluso del tutto...quindi sono un a veterana dell'anestesia totale...non devi preoccuparti perchè non sentirai un bel niente anzi ne approfitti per riposarti un pò...devi solo prima dell'operazione fare un colloquio cn l'anestesista che controllerà le tue allerge ecc per far si che l'anestesia sia fatta nel miglior modo possibile...in bocca al lupo!  (+ info)

Ciao a tutti!ho 19 anni e vorrei delle informazioni sull'anestesia totale:i "pericoli" e le conseguenze.grazie


All'età di 3 anni (oggi ne ho 19) ho avuto un retinoblastoma ed è stata necessaria l'enucleazione dell'occhio destro. Ora porto una protesi mobile ma tra due settimane sarò sottoposta ad un intervento per applicare una protesi fissa in modo da garantire un maggiore movimento della palpebra e dell'occhio stesso. E' da molti anni che aspetto questo momento, tuttavia sono un po' preoccupata per gli effetti che può avere l'anestesia totale e soprattutto sul dolore che potrò provare dopo l'operazione (i medici dovranno "lavorare" in una zona a mio parere molto delicata).
Vorrei ringraziare in anticipo chiunque possa darmi alcune informazioni per risolvere questi miei dubbi.
----------

Anestesia totale
L’anestesìa totale può essere praticata per inalazione o per via endovenosa. Nel primo caso l’anestetico, sotto forma di gas o liquido volatile, dopo essere stato inalato raggiunge attraverso gli alveoli polmonari la corrente sanguigna e quindi i tessuti (il tessuto cerebrale in particolare). Nel secondo caso la soluzione anestetica viene iniettata in vena. In genere si preferisce ricorrere alla cosiddetta anestesìa bilanciata mista, che consiste nell’impiego di diversi farmaci, ciascuno dei quali specificamente attivo per un determinato effetto, con il vantaggio di sfruttarne il sinergismo e il potenziamento reciproco, riducendo le dosi. Per questo scopo durante la fase dell’induzione dell’anestesìa, che segna il passaggio dallo stato di vigilanza alla perdita di conoscenza, si usano sostanze dotate di una rapidissima, anche se fugace, azione ipnotica ( barbiturici); il completo rilasciamento muscolare del paziente, necessario per consentire la massima esposizione del campo operatorio, viene realizzato con la somministrazione di farmaci che bloccano la trasmissione degli impulsi nervosi a livello della placca neuromuscolare, causando la completa paralisi del soggetto ( curarici); il mantenimento dell’anestesìa, ovvero dello stato di incoscienza e di insensibilità, per la durata dell’operazione, viene attuato con l’erogazione di gas anestetici, o di anestetici endovenosi, o di entrambe queste categorie di farmaci in opportuna combinazione. Al termine dell’intervento si procede al risveglio del paziente, sospendendo la somministrazione degli anestetici inalatori, che vengono via via eliminati attraverso l’apparato respiratorio, e di quelli endovenosi, che vengono metabolizzati dall’organismo o escreti attraverso le urine.  (+ info)

Ciao a tutti!ho 19 anni e vorrei delle informazioni sull'anestesia totale:i "pericoli" e le conseguenze.grazie


All'età di 3 anni (oggi ne ho 19) ho avuto un retinoblastoma ed è stata necessaria l'enucleazione dell'occhio destro. Ora porto una protesi mobile ma tra due settimane sarò sottoposta ad un intervento per applicare una protesi fissa in modo da garantire un maggiore movimento della palpebra e dell'occhio stesso. E' da molti anni che aspetto questo momento, tuttavia sono un po' preoccupata per gli effetti che può avere l'anestesia totale e soprattutto sul dolore che potrò provare dopo l'operazione (i medici dovranno "lavorare" in una zona a mio parere molto delicata).
Vorrei ringraziare in anticipo chiunque possa darmi alcune informazioni per risolvere questi miei dubbi.
----------

Se non sei allergica agli anestetici non ci sono problemi di effetti collaterali. All'inizio del risveglio sentirai un dolore non troppo forte sulla parte operata e sarai un po' rimbambita. Se i medici sono bravi non ti preoccupare che andrà tutto bene.
Auguri x l'operazione  (+ info)


Lasciare un messaggio su 'Retinoblastoma'


Non valuta né garantisce l'accuratezza dei contenuti di questo sito web. Fai click qui per la clausola completa di garanzia da eventuali responsabilità.