FAQ - Stato Vegetativo Persistente
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noi pensiamo sempre di essere sfortunati, ma pensiamo mai ai poveri bambini nel terzo mondo?


o semplicemente agli orfani, o semplicemente ai veri sfortunati??
oggi una mia amica mi ha dato una notizia sul padre della sua amica.....ha avuto un incidente e ha avuto una emorragia in testa....e ora è in coma vegetativo....
la cosa peggiore è che sua figlia non lo sa del tutto....
xk ci sto molto male anke se in realtà non conosco lui....ma conosco la ragazza e ha solo 11 anni...
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si lo so....la gente di qua ha troppo e vuole sempre il meglio e x qst si deprime se nn l'ottiene....mentre quelli del terzo mondo stentano a vita ma nn x qst nn si arrendono....  (+ info)

Importante!!!pomodori al riso?


Perchè dopo 40 minuti di cottura il riso,dopo averlo assaggiato , è ancora crudo nonstante abbia messo molta acqua vegetativa dei pomodori?

Stanno ancora in forno ma non so che fare..Consigli??
grazie allen.^^

Ci sono voluto altri 10 minuti e si è cotto tutto per bene. è la prima volta che li faccio quindi non sapevo come fare. La prossima volta li scotto cosi ci metterò meno tempo.
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CARISSIMO il mio segreto è questo:
quando svuoto i pomodori, metto la polpa in un pentolino con una tazzina circa di acqua e uno spicchio di aglio tritato, faccio uscire il bollore e ci faccio cuocere il riso per circa 5 minuti a fuoco alto, mescolando spesso.
Quando il riso si è ammorbidito con la polpa e FREDDATO, aggiungo origano, parmigiano sale e pepe.
Riempio i pomodori e li faccio in forno a 180° per circa una 20-30 minuti

FIDATI... è la ricetta di una famosa rosticceria UMBRA...!!!  (+ info)

Lo zafferano vero (Crocus sativus) è una pianta della famiglia delle Iridaceae?


Lo zafferano vero (Crocus sativus) è una pianta della famiglia delle Iridaceae. Coltivata in Asia minore e in molti stati del bacino del Mediterraneo. In Italia le culture più estese si trovano in Abruzzo e in Sardegna, altre zone di coltivazione degne di nota si trovano in Umbria ed in Toscana. Dallo stimma trifido si ricava la spezia denominata "zafferano", utilizzata in cucina ed in alcuni preparati medicinali.

La pianta è una iridacea ed appartiene al genere Crocus di cui fanno parte circa 80 specie. La pianta adulta è costituita da un bulbo-tubero di un diametro di circa 5 cm. Il bulbo contiente circa 20 gemme indifferenziate dalle quali si originano tutti gli organi della pianta, in genere però sono solo 3 le gemme principali che daranno origine ai fiori e alle foglie, mentre le altre, più piccole, produrrano solo bulbi secondari. Durante lo sviluppo vegetativo dalle gemme principale del bulbo si sviluppano i getti, uno per ogni gemma principale; per cui da ogni bulbo ne
spunteranno circa 2 o 3. I getti spuntano dal terreno avvolti da una bianca e dura cuticola protettiva, che permette alla pianta di perforare la crosta del terreno.

Il getto contiene le foglie ed i fiori quasi completamente sviluppati, una volta che è fuoriuscito dal terreno si apre e consente alle foglie di allungarsi e al fiore di aprirsi completamente.

Il fiore dello zafferano è un perigonio formato da 6 petali di colore violetto intenso. La parte maschile è costituita da 3 antere gialle su cui è appoggiato il polline. La parte femminile è formata dall'ovario, stilo e stimmi. Dall' ovario, collocato alla base del bulbo, si origina un lungo stilo di colore giallo che dopo aver percorso tutto il getto raggiunge la base del fiore, qui si divide in 3 lunghi stimmi di colore rosso intenso.
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Da oggi vengo a lezione.
Quali sono gli orari precisi?
L'indirizzo della casa di cura?
Mick  (+ info)

Secondo voi è giusto tenere in vita eluana?


per chi non lo sapesse...è una donna che è in coma vegetativo da ben 17 anni mantenuta in vita solo da macchine..
per chi ha seguito il tg stasera..oggi dopo due anni di coma vegetativo sono riusciti a far svegliare una ragazza di 20 anni dopo 2 anni di coma vegetavivo con un nuovo intervento...

pero contiamo delle piccole differenze..la ragazza che hanno svegliato aveva 20 a differenza di Eluana che ne ha 34 se non sbaglio il coma è durato 2 anni e non 17.i muscoli e il cervello sono spenti per ben 17 anni.credete veramente che dopo 17 di immobilità celebrale e mentale una donna possa tornare a "vivere"?
raga..scusate..un opinione è un opinione...pero come si fa a sperare in un miracolo?il miracolo è la vita donata da Dio non vita donata da macchine..se le macchine sono il vostro Dio allora il miracolo gia c'e' e c'e' da 17 anni..la tengono in vita..abbiamo gia giocato a fare dio abbastanza credo tenendo in vita una persona che in vita non è
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Non siamo noi a decidere se è giusto o non giusto tenere in vita Eluana...fra due settimane le macchine saranno staccate e passerà a miglior vita, mancano solo le ultime questioni "amministrative"...e tutto questo per scelta dei suoi cari e dei suoi familiari...credi che per loro sia stata una scelta facile? per chi l'ha vista nascere, crescere, ed avere il suo tragico incidente per stare in coma tutti questi anni?...le nostre opinioni a riguardo, che non abbiamo potuto conoscere Eluana, non contano proprio niente.  (+ info)

l'acqua e il cibo nn sono cure ma sn necessarie è nn le possiamo vietare a nessuno! ma xke a Eluana si?


io posso capire il dolore dei genitori nel vedere uan loro figlia cosi da 17 anni ma cm si fa a far morire una xsona senza cibo e acqua loro nn sono cure ma cono cose ke nn si possono negare a nessuno nn c'e una morte + umana xke anke se lei e in stato di coma vegetativo e nn si accorge di nulla e cmq un essere umano ki siamo noi x strappargli il dono della vita? e se nn fosse vero ke lei nn volesse vivere cosi? ki ci dice ke i genitori dicono il vero? io nn riesco a farmi capace nn ci riesco cm si fa a morire senza cibo e acqua? se la sua attività celebrale nn e morta x me neake lei e davvero morta x me Eluana e ancora viva cmq dite la vostra e se volete fatella girare
se e davvero morta xke sta attaccata a una makkina allora tt le xsone morte le attakkiamo a una makkina e?
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Chi siamo noi per strappargli il dono della vita?  (+ info)

Strutture per gli stati vegetativi permanenti?


Salve, Monica è una ragazza di Trieste alla quale è stato diagnosticato un aneurisma cerebrale al cervelletto circa 3 anni fa. Ha subito successivamente due operazioni chirurgiche per cercare di risolvere il problema ma nel decorso post-operatorio dell'ultima ha subito gravi danni al cervello nell'intento di fermare un emorragia. Questo succedeva circa a marzo/aprile del 2009. I genitori di Monica mi hanno spiegato che stanno cercando di trovare una struttura adatta allo stato vegetativo permanente dichiarato dai medici per la loro unica figlia di 33 anni. Sono disposti anche a cambiare regione poiché mi dicono che in Friuli non esistono strutture specifiche per la degenza di questi casi. Quello che penso io è che questa famiglia stia già subendo un dramma familiare al quale far fronte e non vorrei che le poche energie rimaste le consumassero emigrando lontano da casa quando magari su consiglio di qualcuno verrebbero indirizzati verso strutture idonee comunque esistenti in Friuli.
Perciò quello che vi chiedo è se potete cortesemente fornirmi indicazioni sullo stato delle strutture in Friuli adatte ad accogliere Monica e se siete a conoscenza di nuovi progetti in essere o in avvenire sempre in Friuli. Altrimenti il Veneto sarebbe l'alternativa più comoda per questa famiglia.
Grazie.
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uno dei centri migliori in europa si trova a bologna in emilia, ed è "la casa dei risvegli luca de nigris" presso l'ospedale S. Orsola- Malpighi. è una struttura molto avanzata ma pubblica percui le spese sono pagate dal sistema sanitario nazionale
è un ottimo centro dedicato alla cura e al possibile recupero dei pz in stato vegetativo, con una particolare attenzione verso i giovani. vengono provate nuove terapie per cercare di poter interagire con i pz. la struttura è nata pochi anni fa dall'idea di due genitori dopo l'esperienza vissuta col loro figlio luca

questa è una piccola descrizione
"La Casa dei Risvegli Luca De Nigris nasce come progetto nel 1998 dall’incontro fra l’associazione di volontariato “Gli amici di Luca” e l’Ausl di Bologna ed è attiva dal Marzo 2005. E’ un nodo di una rete per grave o gravissima cerebrolesione acquisita che, a Bologna, assiste circa 200 persone all’anno, fra le quali circa 40 necessitano di assistenza ospedaliera protratta.
Gli scopi sono: (i) realizzare un percorso definito con una offerta assistenziale specifica; (ii) assicurare un adeguato livello di osservazione, cura e riabilitazione del paziente ma anche di aiuto alle famiglie nella fase postacuta riabilitativa (da 1-2 mesi dopo l’evento fino ad un massimo 1 anno in caso di trauma o 3-6 mesi in caso di anossia), critica per le modalità di accettazione nella successiva fase degli esiti; (iii) sperimentare l’integrazione fra Azienda Sanitaria e Associazione di Volontariato nei processi di assistenza, riabilitazione e ricerca; (iv) sperimentare un nuovo tipo di setting con una ecologia sociale non tradizionalmente ospedaliera per permanenze prolungate.

questo è il sito ufficiale:
www.casadeirisvegli.it  (+ info)

Secondo voi è giusto lasciar morire Eluana?


Eluana la donna che da 16 anni è in coma vegetativo
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sì... non si può far soffrire così una persona.
Perchè condannarla alla vita se lei stessa ha chiesto di morire? Non deve più soffrire... l'ha già fatto abbastanza per 16 lunghi anni...  (+ info)

DATEMI UNA RISPOSTA IMPARZIALE?


In questo periodo si sta dibattendo sul testamento biologico in tutte le sue parti compresa l'idratazione e l'alimentazione nel caso in cui un individuo è in stato vegetativo persistente. Ecco vi chiedo se siete favorevoli qualora venga approvato nel testamento questo punto e se non lo siete per quale motivo. Inoltre vorrei anche capire da voi come considerate l'accanimento terapeutico che per molti è sinonimo di alimentazione e idratazione. Il mio parere, se pur personale, è favorevole all'idratazione e all'alimentazione poichè il fine vita deve essere stabillita dalla natura divina, pur essendo consapevole che posso far soffrire le persone che mi stanno attorno. ovviamente è un pensiero che non è strumentalizzato dalla chiesa cattolica.
Ma non tenetene conto per l'obiettività del vostro parere.
grazie
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Il mio pensiero deve essere visto da due punti di vista:
- Dal punto di vista religioso (ovvero da cristiano quale io sono), è assolutamente ingiusto togliere l'idratazione e l'alimentazione ad una persona.
- Politicamente, invece, l'italia deve raggionare come stato LAICO e DEMOCRATICO, e quindi secondo me non deve intervenire sulla questione con alcun provvedimento, bensì deve lasciare che il tutore di ogni persona scelga per quest'ultima.  (+ info)

Caso Englaro, sul filo di lana tra eutanasia e rifiuto dell'accanimento terapeutico. Cosa ne pensate??


La mia domanda di questa sera riguarda il caso di Eluana Englaro, la ragazza in stato vegetativo da 15 anni in seguito ad un incidente stradale, che respira autonomamente ed è tenuta in vita attraverso la cosiddetta "nutrizione enterale"; in pratica attraverso un tubicino che passa per il naso e arriva fin nello stomaco (sondino nasogastrico) le vengono giornalmente inoculate sostanze che la alimentano e la idratano. Il padre di Eluana si batte da anni affinchè questo presidio sanitario le venga tolto, per mettere fine al limbo della figlia. Il nostro paese non dispone di una normativa che dica chiaramente cosa si può e cosa non si può fare in casi come questo, e nell'anomalia del vuoto legislativo a dare l'indirizzo da seguire rimangono solo le sentenze dei tribunali. Nei lunghi anni in cui Eluana è stata in coma di sentenze ve ne sono state diverse e contrastanti. L'ultima è cronaca di ieri...per la cassazione se un tribunale trova testimonianze lasciate dalla persona coinvolta di...
...contrarietà all'accanimento terapeutico, quando era cosciente, e contemporaneamente è acclarata l'irreversibilità del coma (cosa non semplice dal punto di vista scientifico) allora è possibile "staccare la spina", che lo ribadisco in questo caso non è la spina di un ventilatore che fa respirare la persona, ma è un dispositivo atto unicamente ad alimentarla.

Sull'altro fronte l'Osservatore Romano ha oggi duramente stigmatizzato la sentenza dell'alta corte bollandola come inaccettabile.

Quello che nei giornali e su internet non ho letto ieri e oggi, è che ciò che consegue alla sospensione della nutrizione enterale è davvero una brutta fine. All'atto della sospensione si abbassano infatti le difese immunitarie dell'organismo del paziente e subentra (o può subentrare, non lo so) uno stato di "sepsi", ossia un infezione generalizzata dell'organismo che lo conduce drasticamente alla morte.

Non so se nel vuoto legislativo di cui sopra sia possibile contestualmente alla sospensione
della nutrizione la pratica di terapie che "addolciscano" la morte dell'individuo, senza incorrere in problematiche etiche e legali connesse all'eutanasia.

Scusandomi per la lunghezza del testo che precede, per le eventuali imprecisioni dovute al fatto che non sono medico, ed anche per le eventuali inesattezze nel riportare i fatti, vi chiedo :

Qual'è la vostra posizione sull'argomento?
Quali le vostre riflessioni?
Credete che in Italia si debba introdurre una legislazione orientata, almeno per i casi estremi come questo, a porre fine alle sofferenze?
O credete che il valore della vita vada difeso a tutti i costi, conformemente a quanto professato dalla chiesa cattolica.
Avete mai pensato a cosa vorreste per voi, facendo tutti gli scongiuri possibili? Come vi comportereste se una persona amata fosse in questa situazione? Mi piacerebbe assistere a un dibattito serio sull'argomento e ringrazio in anticipo chi parteciperà.
Ok gialloocra ma tieni conto che in questo caso la vita la stanno forzando a suon di nutrizione enterale. Se non fosse stata ancora inventata sarebbe morta già da tempo....
dr jake...rispetto le tue idee, e tieni conto che non so bene che posizione prendere sull'argomento, anche se credo che la legge debba prevedere casi come questo e dare delle indicazioni chiare su quello che si può e non si può fare. L'espressione "staccare la spina" , concordo con te, non è bellissima, tuttavia non è riferita all'essere umano ma alla macchina che lo tiene in vita, ed è un espressione di uso comune quando si affrontano queste tematiche...
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Oggi le risorse della medicina, potendo sostituire quasi tutte le funzioni organiche con sistemi artificiali, consentono una "sopravvivenza" lunghissima anche in stato vegetativo, e questo pone di fronte a problemi complessi e di difficile risoluzione che richiedono una legislazione adeguata.
Le mie considerazioni di medico ospedaliero di vecchia data sono le seguenti:
- ritengo necessario il testamento biologico, ormai diffuso nella maggior parte dei paesi occidentali
- se potessi scegliere vorrei, sia per me che per i miei famigliari, la sospensione di ogni accanimento terapeutico, salvo diversamente specificato dal testamento biologico
- vorrei vivere, e morire, in un paese dove l'eutanasia fosse legale, come l'Olanda dove comunque solo un terzo delle richieste viene accettato dall'apposita commissione; credo che il diritto alla vita debba essere infatti accompagnato dall'altrettanto sacrosanto diritto di poter morire
- parlare in un caso come quello di Eluana di attendere la "fine naturale della vita" é privo di senso, non esistendo piú nulla di naturale in ció che le consente di sopravvivere, in stato vegetativo e a tempo indeterminato
- l'opposizione della chiesa cattolica é ovvia, ma vincolante solo per il credente, e comunque per nessun motivo puó sovrapporsi o condizionare le leggi di uno stato laico; il credente si comporterá come meglio crede, nessuno gli imporrá nulla di contrario alla sua coscienza (ma neppure lui deve pretendere di imporre agli altri le sue regole, poiché l'affermazione che "la vita é data da Dio" é una indimostrabile credenza religiosa e non puó condizionare il legislatore tranne che negli stati teocratici)
- intendo la vita umana come qualcosa di molto piú complesso di una semplice somma di meccanismi biochimici che si possono mantenere attivi in qualche modo artificialmente, e credo che la dignitá della vita stessa risieda soprattutto in questa inscindibile complessitá psicofisica, assente nello stato vegetativo: mai vorrei, né per me, né per i miei cari, che una legge mi costringesse a una sopravvivenza di questo tipo
- in conclusione vorrei fare una domanda: se in futuro (ma non é neppure tanto "futuro") la sopravvivenza con mezzi artificiali diventasse veramente possibile ad oltranza, siamo disposti a far rimanere un individuo in stato vegetativo per tutta la durata possibile della sua esistenza, magari fino a farlo diventare centenario? e non é un quesito fantascientifico!  (+ info)

bambino nato cieco e sordo:possibile coscienza di sé e del mondo?


Mi sono sempre chiesta se esiste un modo per poter far integrare una persona che sia cieca e sorda dalla nascita (magari anche muta,dato che questo problema spesso si manifesta insieme alla sordità) nella società, se esista un metodo per insegnarle a comunicare, a comprendere gli altri, che so attraverso il tatto, o l'olfatto,o altri metodi....purtroppo penso che questi due sensi non siano sviluppati ed utilizzati da noi allo stesso modo che la vista e l'udito e mancando questi in un individuo non riesco ad immaginare la sua vita se non come quella di un vegetale da allevare come se avesse problemi di altro tipo,magari ritardi mentali o malattie degenerative del cervello...con la differenza che lui sarebbe lucido per tutta la vita. Ma la domanda è anche:sarebbe questa persona capace di capire che c'è qualcosa al di fuori di lei, sarebbe capace di immaginare qualcosa che non può nè vedere nè sentire?è vero che tatto e olfatto sono i sensi che danno le sensazioni più istintive,ma potrebbero bastare per creare in lui una consapevolezza di qualche tipo,e per stabilire un linguaggio che vada al di là dell'espressione dei bisogni primari?O vivrebbe in una inconsapevole quiete vegetativa per sempre?
Mi chiedo questa cosa praticamente da sempre,e vorrei sapere se c'è qualcuno che magari ha fatto studi su tale tipo di problematica, o semplicemente che si è interessato all'argomento e ne sa qualcosa,o se si è mai fatto la mia stessa domanda (che ammetto,è un pò strana e triste).
L'unica cosa che riesco ad immaginare che potrei trasmettergli,è affetto puro e istintivo,sono certa che un abbraccio, un forte calore umano lo potrebbe percepire,comprendere e contraccambiare...ma questo rientra pur sempre in una sfera che non ha a che fare con la coscienza,la consapevolezza vera e propria di sé e del mondo.

Che ne pensate?

Non rispondetemi cose tipo "è a questo che serve l'aborto" perchè il discorso è un altro, mi chiedo proprio se si verificasse una situazione del genere,come dovrebbe essere affrontata.
Rispondete in tanti o accendetemi una stellina!
Pinguino: è proprio per sentire altri punti di vista,proprio perchè non riesco ad immedesimarmi che ho chiesto a voi...forse sono troppo legata al tipo di apprendimento che abbiamo noi dipendente da certi sensi piuttosto che da altri che mi sento atterrita all'idea che possano mancare...sono contenta di sapere che c'è possibilità di vederla in modo più ottimista,ed ora sono più che stupita nel consultare il sito del Filo d'Oro...non avrei mai pensato che si potessero ottenere certi risultati e non posso esserne che felice! Di solito sono una persona molto ottimista e piena di speranza,solo che immedesimandomi nella persona con questi problemi mi sentivo persa,priva di punti di riferimento se non come ho già detto,quelli della percezione del calore umano e dell'affetto...già con queste poche risposte ho potuto farmi un'idea molto diversa,certo che ancora però non riesco a capire come si possano ottenere questi risultati...ma approfondirò sicuramente!!!
Mira:ti ringrazio,la tua testimonianza mi è stata molto utile e mi ha toccato profondamente. Credo di aver capito ciò che volevi dire.è molto bello rendersi conto di quanti tipi di comunicazione e quanti modi di vivere esistano,anche se a volte ci sembrano incomprensibili.grazie.
Alina:non ho mai pensato che "diverso" o "incomprensibile" equivalesse a "sbagliato"...se ho dato questa impressione mi scuso...
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sai, io faccio la volontaria in croce rossa, ma non vado sull'ambulanza a recuperare la gente ferita, bensì mi occupo di portare avanti e indietro da scuola a casa e viceversa i bambini disabili, quelli che hanno problemi gravi e che vanno in istituti speciali. ti posso assicurare che non hanno la coscienza di sè come la intendi tu, e nemmeno di quella del mondo, ma hanno una sfera di sensazioni particolari dentro cui vivono una vita splendida. in effetti i ragazzi che non sono ritardati, o down, non hanno una relazione diretta con il mondo in cui viviamo noi, ma solo con un mondo particolare che c'è nella propria testa, che si creano loro.. imparano a comunicare in un loro modo, anche se risulta essere spesso incomprensibile al resto del mondo, ma non ai propri genitori e familiari, che riescono a leggere il loro linguaggio in modo univoco. certe volte vedo dei bambini che comunicano con una sola sillaba, e sembra che nemmeno loro sappiano cosa vogliono dire, ma poi quando li vedi con la loro mamma non ti capaciti di quanto i loro discorsi sembrino improvvisamente chiari anche a te.
non spaventarti, perchè non è così terribile. certo, non avranno mai una vita come la tua, ma ne avranno a loro volta una che tu non potrai mai avere, e saranno felici nella loro personale sfera.
in quanto all'amore, bè, sono completamente disinibiti, e perciò provano dei sentimenti puri che non hanno nè timore e nè incapacità di dimostrare!
spero che la mia risposta ti sia gradita, e ti consiglio di fare del volontariato in questo ambito. la cosa migliore per risolvere il tuo dubbio è giudicare con i tuoi occhi, perchè magari alla fine ti farai un'opinione opposta alla mia. ma sarà per te la risposta giusta.
inoltre credo che sia la domanda migliore che io abbia mai visto su questo blog, perciò ti accenderò la stellina molto volentieri.
BUONA FORTUNA!  (+ info)

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