e posibile guarire dalla leucemia mieloide acuta?
grazie ma non ho la leucemia
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ho lavorato nel reparto di ematologia ed ho visto casi disperati, guarire. Casi che dovevano guarire, morivano. Tutto dipende dalla persona, da quanto combatte la malattia, perchè solo le chemio non bastano. Come il lirico Josè Carrera, lui doveva morire perchè aveva la peggiore delle leucemie, invece è guarito completamente che lui stesso fu il primo a gridare al miracolo. Ben venga anche la fede se può aiutare la persona a guarire facendola sentire piu' forte. (
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leucemia mieloide acuta (anni 34) ha fatto lo scorso anno chemio e autotrapianto?
a metà aprile 2010 ancora valori sballati e nuovo ciclo chemio, ora dicono di aspettare esito ago aspirato, se remissione parziale o totale prima di fare ricerca di eventuale donatore di midollo per trapianto. è giusto aspettare ?
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Mi dispiace...se potessi aiutarti lo farei col cuore! (
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leucemia mieloide acuta!! terapie? terapie sperimentali?
E' stata diagnosticata qualche gg fa a mio nonna materna una lucemia mieloide acuta sono alla ricerca di tutti i dati possibili sulle terapie per le persone con più di 65 anni e su tutte le strategie possibili per allungarle al massimo la vita e diminuire i dolori provocati dalla malatia.. 100000 punti a chi mi da una mano alla svelta!!
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Nell'adulto la terapia di attacco per LMA comporta 2 fasi:
- induzione della remissione, cioé eliminazione delle cellule leucemiche nel sangue e nel midollo
- consolidamento della remissione giá ottenuta nella fase precedente, si devono cioé eliminare le cellule leucemiche ancora presenti e inattive, piú difficili da colpire e causa spesso di ricaduta a distanza della malattia.
La terapia di induzione é sempre la chemioterapia, con protocolli standardizzati comprendenti piú farmaci iniettati per via generale e talvolta anche localmente, ad esempio nelle meningi o in sede addominale quando si ritiene che vi possano essere localizzazioni in queste sedi. Si utilizzano di solito la Daunorubicina o la Idarubicina associata al Ara-C (arabinoside citosinico), che possono essere ripetuti per un numero di cicli variabile per rinforzare la remissione.
Localmente si puó utilizzare anche la terapia radiante, poco usata nella LMA.
Il grado successivo, utilizzato soprattutto nei soggetti ad alto rischio prognostico oltre che a quelli che non rispondono bene alla chemioterapia o sono in ricaduta, é il trapianto autologo (cioé senza ricorrere ad un donatore esterno) di cellule staminali, prodotte dallo stesso soggetto malato.
I soggetti di brutta prognosi, cioé con fattori prognostici avversi, sono proprio soprattutto gli anziani oltre i 60-65 anni, oltre a persone portatrici di altre patologie, fumatori, soggetti che giá hanno subito in passato trattamenti radio e/o chemioterapici.
Nei piú anziani, inoltre, il trattamento andrá personalizzato nell'ottica di migliorare al massimo la qualitá della vita, di solito attenuando o distanziando i cicli chemioterapici e utilizzando al meglio terapie palliative e di supporto (trasfusionali ecc.).
Nell'anziano la prognosi é peggiore soprattutto per la difficoltá nell'ottenere la remissione completa, non potendosi spesso utilizzare i protocolli di chemio a dosaggio pieno. E' inoltre importante sapere che la prognosi peggiora nei casi in cui la LMA é insorta non primitivamente, ma come evoluzione di un'altra patologia ematologica preesistente, come una Malattia Mieloproliferativa Cronica (soprattutto una mieloide cronica) o una Mielodisplasia.
In genere é molto difficile che la LMA dell'adulto vada in guarigione definitiva, ma una buona e duratura remissione é frequente: nell'anziano é peró difficile avere buoni risultati a lungo termine per i motivi che ti ho scritto sopra, ed anche utilizzando il trapianto autologo a cellule staminali non si va oltre un 50% di pazienti che vanno in lunga sopravvivenza.
Ti saluto e vi faccio molti auguri. (
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Leucemia mieloide acuta?
Ragazzi mi serve sapere una cosa... é possibile che per la cura della leucemia mieloide acuta vengano effettuate delle trasfusioni di sangue, in cui un ago toglie il sangue "malato" e un altro contemporaneamente inietta sangue "pulito" o è una scemenza? Se è vero è possibile invece che questa procedura venga effettuata tutti i giori per 4 ore per un'intera settimana? Grazie in anticipo
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Potrebbe trattarsi di dialisi per aiutare i reni a esplellere le tossine oppure se il paziente deve sottoporsi a trapianto di cellule staminali di una procedura che si chiama leucaferesi. pero di solito tale procedura dura 3-4 ore eventualmente da ripetere il giorno dopo se la quantita prelevata di cellule staminali non è sufficente. (
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si guarisce dalla leucemia mieloide acuta ?
certamente! Non è nulla , basta farsi seguire da un bravo medico! (
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si può uscire dalla leucemia acuta mieloide tipo M2 della classificazione FAB?quanto si può rimanere in vita??
Ciao quello che ti posso dire che attualmente faccio piantonamento al Centro.Riferimento.Oncologico, una struttura sanitaria che studia e cura i tumori e parlando con un medico della microbiologia, mi ha detto che attualmente la leucemia ha una mortalità pari al 15% su 100, ovviamente dipende anche dal tempo di scoperta del problema. Cmq se hai attorno a te qualcuno con questo problema abbi fede!!! (
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che speranze ci sono con la leucemia mieloide cronica con i globuli bianchi sui 80.000 in num? grazie a tutti?
La leucemia mieloide cronica (LMC) risponde in genere bene alla chemioterapia, soprattutto quella più moderna con l'Imatinib che blocca l'attività di un enzima che produce un eccesso di proliferazione cellulare, ed è a sua volta iperattivato a causa dell'alterazione cromosomica tipica detta Cromosoma Filadelfia e presente nel 95% delle LMC.
Altri chemioterapici usati sono l'idrossiurea associata di solito all'interferon.
La sopravvivenza dal momento della diagnosi con i moderni protocolli chemioterapici può essere anche di 6-7 anni, talora più lunga, e sempre che il paziente sia seguito e controllato accuratamente da un centro ematologico.
L'unico sistema che può portare all'eliminazione del Cromosoma Filadelfia è però il trapianto midollare, possibilmente da effettuare in tempi non troppo lunghi dalla diagnosi (meglio entro 1 anno), sia il trapianto autologo - con midollo dello stesso paziente - sia quello eterologo da un donatore compatibile: con il trapianto la sopravvivenza può aumentare parecchio, ma non tutti i pazienti sono trapiantabili.
Il rischio maggiore è l'evoluzione verso una leucemia acuta attraverso una fase intermedia detta di accelerazione, con rapido peggioramento delle condizioni del paziente: è purtroppo un'evoluzione pressochè costante nella LMC, anche se può avvenire dopo parecchi anni.
Rivolgiti ad un buon centro ematologico ed abbi fiducia, anche perchè l'ematologia italiana - per vecchia tradizione - è all'avanguardia nel mondo anche in campo trapiantologico.
Auguri. (
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Leucemia mieloide cronica?
Sn un ragazzo di ben 14 anni e sfortunatamente ho un mio parente affetto dalla malattia(leucemia cronica)parlo ovviamente cn le persone ke sanno dialogare e nn con coloro ke sanno sl parlare e nn combinare niente.Avrei una domanda da proporvi!!!!!Circa 2 anni fa qst mio parente frequentava una palestra e assieme ad essa si prendeva delle medicine(tipo pappine)ke servivano a gonfiare i muscoli........allora ho pensato forse sn state qst la causa della sua malattia???????Sapete a volte è molto duro affrontareqst ostacoli ma dovrò farlo ovvero dovrà riuscre a ritornare alla vita di sempre perkè lo vedo esternato dalla realtà e qst mi duole molto anke perkè è mio Zio..................................................................dovrò
solo sperare e avere fede in dio quella sarà secondo me la cura migliore per poter far guarire ciò!!!!!!!!!!!
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Ciao Gianluca. Ti rispondo che probabilmente le "pappine" non sono causa di LMC. In effetti le cause di questa malattia sono oggetto di studio ma non sono ancora ben state chiarite e quelle che sembravano imputabili alle forme acute (benzene, fumo, radiazioni ionizzanti..) non sembrano esser responsabili nelle forme croniche.
In pratica la sua patogenesi è riconducibile ad una sommatoria tra fattori ambientali (poco conosciuti) e genetici.
Pertanto non so quanto anche il tuo medico, che comunque fai bene a contattare, possa riuscire a capire delle cause che l'hanno provocata.
Però mi chiedo.. ne vale la pena?
Forse è meglio non farsi troppe domande, forse è bene solo accettare la malattia, e trovare il coraggio di affrontarla.
Io ho visto molte persone affette da LMC, sia nei reparti, sia in famiglia (la sorella di mia nonna), e posso dire che a lei l'hanno riscontrata 6 anni fa ed ancora gode di ottima salute.
Non perdere mai speranza, tuo zio deve trovare la forza di reagire e di vivere la vita, perchè la LMC non è una malattia rapidamente ingravescente, ma si può tenere perfettamente sotto controllo per anni.
Molti pazienti sono del tutto privi di sintomi, alcuni lamentano un pò di astenia, stanchezza, pallore, un calo di peso, qualche fastidio muscolare, ma niente che impedisca di vivere con pienezza altri anni.
Esistono cure specifiche (vedi Imanitib) che, se somministrate in fase cronica, permettono di allungare notevolmente la sopravvivenza media.
Se il paziente è giovane e la malattia è stata rapidemente diagnosticata può prendere corpo l'ipotesi di un trapianto.
I pazienti trapiantati in fase cronica ed entro un anno dalla diagnosi ottengono la guarigione definitiva nel 60% dei casi.
Insomma, la medicina sta facendo passi avanti sia per far vivere più a lungo sia per migliorare la qualità di vita delle persone.
Non perdere la fiducia in Dio, e la speranza nel progresso scientifico.
Un saluto
(
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ho una cara amica affetta da leucemia mieloide acuta è grave?si muore?quante sono le probabilità di guarigione?
Tra le varie forme esistenti di leucemia non è tra le più facili ma ci sono buone probabilità di guarigione sia con le terapie farmacologiche che, soprattutto, con un trapianto di midollo osseo. Io l'ho avuta 12 anni fa quando ne avevo 13 e sono guarito completamente grazie al trapianto!
Più è giovane il paziente e migliori sono le prospettive solitamente! (
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Leucemia mieloide acuta recidiva dopo trapianto di midollo?
A mia mamma nel giugno 2005 è stata diagnosticata la leucemia mieloide acuta. Dopo due cicli di chemioterapia ha raggiunto la remissione della malattia e nel febbraio 2006 ha eseguito con successo il trapianto di midollo da donatore anonimo. Adesso dopo 1 anno e quattro mesi dal trapianto, quanto pensavamo fosse tutto a posto, RITORNA DI NUOVO LA MALATTIA!! Adesso cosa si può fare? Ho speranze? C'è qualcuno che conosce o ha sentito altri casi?
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mi dispiace un sacco! io per tre mesi ho lavorato all'ospedale ferrarotto di catania, nel reparto trapianto di midollo osseo...so cosa vuol dire un trapianto, ho visto tanti pazienti rimettere, piangere, ma ho anche visto il lavoro serio di molti medici...mi dispiace che l'incubo sia tornato.. ma è, scusa se lo dico, normale la recidiva, specialmente in un caso mieloide acuto!
non so se sia il caso, o se si possa fare nuovamente un trapianto.
informatevi se possa fare un autologo.. cioè tua madre può donare a se stessa le sue cellule staminali.
si fa tramite un macchinario, chiamato separatore cellulare.
praticamente vengono raccolte le sue cellule staminali, congelate e conservate sino a quando non è stato fatto un nuovo ciclo di chemio.
successivamente le proprie cellule verranno reinfuse.
viene inserita un catetere nella vena succlavia, dalla quale verra "tirato" il sangue, che passerà all'interno della macchina. il sangue ritorna al paziente mentre le cellule staminali verranno raccolte in una sacca.
invece al laboratorio di crioèreservazione si procede facendo degli studi sulla vitalità delle cellule raccolte, si creano altre sacche aggiungendo criopreservante (solitamente DMSO) e quindi si procede con la congelazione delle sacche che verranno conservate a - 197 gradi, in azoto liquido! (
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